Tempi duri se andate a mangiare da McDonald’s in Giappone: qui, infatti, il colosso dei fast food ha deciso di aumentare di 10-30 yen i prezzi di circa il 60% delle sue proposte sul menu. E tutto per colpa dell’aumento dei costi delle materie prime, dell’energia e delle fluttuazioni dei tassi di cambio.
In realtà è la seconda volta quest’anno che McDonald’s aumenta i prezzi in Giappone (anche se era dal 2019 che non li aumentava). Nel paese, infatti, si è alle prese con un tasso di inflazione e con un calo del valore dello yen che si presenta al minimo storico da 24 anni a questa parte.
A partire da adesso il costo di un classico Big Mac passerà da 390 a 410 yen, cioè da 2,80 euro a 2,95 euro. Ma molte altre voci del menu aumenteranno dai 10 ai 30 yen in più. Il che, comunque, è sempre meno di quanto costa un Big Mac negli Stati Uniti, dove si parla di 5,25 dollari, pari a 5,45 euro. Anche i cheeseburger passeranno da 140 yen (1,01 euro) a 180 yen (1,29 euro).
Ma non è solo McDonald’s ad aumentare i prezzi: secondo un sondaggio pubblicato da Tokyo Shoko Research, il 60% dei principali ristoranti giapponesi è stato costretto a ritoccare i prezzi al rialzo. La stessa cosa, poi, farà anche Mister Donut in Giappone: dal 25 novembre la maggior parte dei suoi prodotti costerà il 7,4% in più.
E pensare che a fine anno scorso McDonald’s aveva chiamato tre Boeing per risolvere il dramma della carenza di patatine del fast food.