Esiste un problema retributivo che riguarda la nota catena di fast food americana McDonald’s? Usa Today sstiene di sì, facendo notare come il CEO del gruppo, Stephen Easterbrook guadagni in una sola ora il salario annuale di un dipendente base.
Easterbrook (che per inciso sembra essersi guadagnato pienamente lo stipendio, portando diversi risultati anche superiori alle previsioni) è stato infatti pagato 15,9 milioni di dollari nel 2018 (21,8 milioni di dollari l’anno precedente). Una cifra pari a 2.124 volte lo stipendio medio di un dipendente, che è di 7473 dollari, pari a solo il 24% del reddito medio annuo pro capite degli Stati Uniti, che è di 30.563 dollari.
Ciò quindi significa, in parole povere, che Easterbrook, che è CEO dal 2015, guadagna in un’ora ciò che serve a un dipendente medio in un anno. Il rapporto di retribuzione di Easterbrook è il sesto più alto tra i dirigenti inclusi nei dati diffusi dalla società di analisi MyLogIQ, nonostante sia solo il cinquantasettesimo nella Top 100 dei CEO più pagati secondo Usa Today.
McDonald’s ha recentemente affermato che smetterebbe di fare pressioni contro gli aumenti salariali e sosterrebbe persino gli aumenti del salario minimo, anche se resta da dire che attualmente circa il 90% dei suoi negozi sono in franchising, il che significa che in base alle normative proposte McDonald’s non sarebbe coinvolta direttamente nel pagamento del salario più elevato.
[Fonte: Usa Today]