Dopo l’opposizione del sindaco Virginia Raggi, arriva anche quella del Mibac, il Ministero per i Beni e le Attività culturali: il McDonald’s nell’area archeologica delle Terme di Caracalla a Roma non si farà.
“Il ministero per i Beni e le Attività culturali è prontamente intervenuto per annullare, in autotutela, la procedura autorizzativa per la costruzione di un fast food all’interno dell’area archeologica delle Terme di Caracalla”, rende infatti noto l’ufficio stampa del Ministero.
Il nuovo, chiacchieratissimo, McDonald’s avrebbe dovuto sorgere su un’area di circa 10mila metri quadrati all’interno del lotto di 35mila mq di proprietà di Eurogarden compreso tra il tratto di viale delle Terme di Caracalla all’inizio di via Cristoforo Colombo, via Baccelli e la più piccola via Antoniniana. In questo spazio, tuttavia, solo 800 mq sarebbero stati effettivamente occupati dal ristorante, mentre il resto della zona sarebbe dovuto diventare uno spazio riqualificato e restituito ai Romani, con una serra indoor che mantenesse il legame con lo storico vivaio Eurogarden di via Baccelli.
Già, ma tra l’odore delle piante e quello delle patatine fritte qualche differenza evidentemente c’è, e se ne sono accorte pure le istituzioni. Che, a costo di non riuscire a riqualificare l’area, hanno detto a McDonald’s un cortese “No, grazie”.
[Fonte: Repubblica Roma]