Problemi all’ombra degli archi dorati. Stando a quanto riportato dai colleghi della BBC, infatti, in un particolare panino di casa McDonald’s (il Quarter Pounder, a essere ben precisi) sono state trovate tracce di E. Coli.
A dare l’annuncio è lo stesso Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC), che racconta di 49 casi distribuiti in dieci stati, di cui la maggior parte concentrati nella fascia occidentale e nel Midwest. Di questo bacino di contagio, in dieci casi è stato necessario ricorrere al ricovero in ospedale e un paziente ha già perso la vita.
La risposta di McDonald’s
Il primo caso è stato registrato il 27 settembre, secondo quanto dichiarato dalle autorità sanitarie. I pazienti, di fatto, hanno un’età compresa tra i 18 e i 38 anni; e i rapporti raccontano di un caso sfociato in sindrome emolitico uremica, una condizione grave che può causare insufficienza renale; e di una morte. “Non è ancora noto quale specifico ingrediente alimentare sia contaminato”, fa sapere il CDC. E McDonald’s?
Il colosso del fast food si è naturalmente attivato quanto prima per prendere le precauzioni del caso, eliminando “cipolle fresche a scaglie e polpette di manzo da un quarto di libbra in diversi stati”. Le prime letture avanzate dal CDC, infatti, vedono proprio le sopracitate cipolle a scaglie come la potenziale fonte di contaminazione; e gli ispettori della Food and Drug Administration (FDA) sono già al lavoro per determinare se tali ingredienti siano stati venduti anche ad altre aziende alimentari.
In una dichiarazione separata, McDonald’s ha affermato che un’indagine preliminare ha rilevato “che un sottoinsieme di malattie potrebbe essere collegato alle cipolle a scaglie utilizzate nel Quarter Pounder e provenienti da un unico fornitore che serve tre centri di distribuzione”.
L’azienda dagli archi dorati ha poi aggiunto di aver dato istruzioni a tutti i ristoranti locali “di rimuovere questo prodotto dalla loro fornitura” e di aver sospeso le spedizioni nella regione interessata. Allo stesso tempo, il panino incriminato sarà temporaneamente rimosso dal menu in diversi stati. I danni, però, sono già stati fatti; e la Borsa brontola.
“Prendiamo estremamente sul serio la sicurezza alimentare” si legge nel comunicato “ed è la cosa giusta da fare”. Le conseguenze, in ogni caso, si fanno già sentire: le azioni di McDonald’s sono scese di circa il 9% alla Borsa di New York dopo che l’annuncio della notizia.