La notizia del Ceo di McDonald’s, licenziato a causa di una sua relazione (consensuale) con una dipendente del gruppo, sta facendo il giro del mondo e sta portando a conseguenze a catena. Il colosso statunitense del fast food ha dichiarato di aver licenziato il suo Ceo cinquantaduenne, Steve Easterbrook, perché con la sua condotta avrebbe violato alcune norme del codice etico e di condotta del personale del gruppo, la cui policy afferma che “Non è appropriato mostrare favoritismi o prendere decisioni commerciali basate su emozioni o amicizie piuttosto che sui migliori interessi dell’azienda”.
Da parte sua, il manager pare aver preso bene la notizia: “È stato un errore” ha dichiarato Easterbrook: “Sono d’accordo con il board dell’azienda sul fatto che è l’ora di farmi da parte”. Non altrettanto bene, però, sembrano aver reagito le borse internazionali che, per la verità, già sotto la sua guida avevano fatto registrare all’azienda una discesa del 7,5% del valore del titolo, conseguente a un calo dell’utile netto pari al 2%. Motivo per cui, sussurrano in molti, il tempismo di questo licenziamento improvviso pare un po’ sospetto. Nel frattempo, anche il capo delle risorse umane di McDonald, David Fairhurst, ha lasciato l’azienda, anche se non è chiaro se la decisione sia direttamente in relazione con il licenziamento di Easterbrook.
Il manager, fanno sapere dall’azienda, sarà immediatamente sostituito da Chris Kempczinski, 51 anni, fino ad oggi presidente di McDonald’s Usa.
[Fonte: Ansa]