Se andiamo a Firenze, il vigilante di un McDonald’s è stato prima aggredito e poi ferito da due persone a cui aveva chiesto Green Pass e mascherina. Un altro vigilante, invece, è stato solo aggredito, ma non ha riportato traumi.
Tutto è successo due sere fa all’esterno del McDonald’s di piazza della Stazione. Due uomini, di 30 e 28 anni, entrambi di origine marocchine, si sono avvicinati per entrare da McDonald’s.
Qui, come da prassi, gli addetti alla sicurezza hanno chiesto loro di mostrare il Green Pass e di indossare la mascherina, in modo da ottemperare alle richieste di legge in materia di restrizioni anti Coronavirus.
Tuttavia i due uomini, al posto di esibire la certificazione, hanno tirato fuori i coltelli e hanno aggredito le due guardie private.
Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato l’uomo di 30 anni a ferire alla mano il vigilante utilizzando un coltello da sub con lama di nove centimetri (il coltello è stato successivamente trovato e posto sotto sequestro dalla Polizia).
I due aggressori, poi, si sono allontanati, ma non prima di aver lanciato delle bottiglie di vetro contro la vetrata di McDonald’s, rompendone una. I due adesso sono stati accusati dei reati di danneggiamento e lancio di oggetti pericolosi. Inoltre il 30enne è anche stato denunciato per lesioni personali aggravate.
Il vigilante è stato poi portato al Pronto Soccorso dove è stato medicato e dove ha ottenuto una prognosi di sette giorni per lesione di arma da taglio a una mano. L’altro addetto ala sicurezza, invece, pur essendo stato aggredito, non ha subito danni.
Ma queste cose non succedono solo da noi: sin da inizio pandemia, anche negli Stati Uniti, i dipendenti di McDonald’s sono stati vittime di aggressioni a causa della richiesta prima di indossare la mascherina e poi di esibire il Green Pass.