I dipendenti dei Mc Donald’s romani indicono per oggi uno sciopero, a causa di una decurtazione del pasto in busta paga che li “costringe” a mangiare ogni giorno i menu del fast food. I lavoratori scioperano davanti ai locali della Capitale contro la scelta aziendale di applicare la trattenuta per il pranzo nei cedolini paga. I più agguerriti sono quelli del punto di piazza di Spagna, primo Mc Donald’s aperto in Italia il 20 marzo del 1986.
Tuttavia, il taglio è previsto dal Contratto del Turismo contro il quale si schiera tutto il comparto e il sindacato Flaica. Il segretario provinciale Flaica, Giancarlo Desiderati, infatti, sottolinea come per “pasto” si intenda un primo, un secondo con contorno, pane, frutta e bevanda.
E’ chiaro, quindi, come sia difficile e anche poco salutare mangiare un pasto completo nel fast food. Vada per la macedonia e le pseudo insalatine, ma alla forza lavoro si richiede uno sforzo abnorme in termini economici e di sana alimentazione. Così facendo, la multinazionale dimostra di non tutelare le condizioni di lavoro.
Tra l’altro, proprio l’anno scorso, Business Insider aveva condotto un’indagine intervistando alcuni dipendenti dell’inconfondibile M gialla, che sconsigliavano alcuni alimenti, anche le insalate. Quella con il pollo croccante, ad esempio, può arrivare a 520 calorie.
Fonte: Roma Today