Maurizio Crozza, anche in quest’ultima puntata del suo programma sul Nove Fratelli di Crozza, è tornato a occuparsi nei suoi monologhi di argomenti inerenti al mondo dell’alimentazione. Anzi, a suo dire “questa è stata la settimana della gastronomia”, visto la quantità di fatti di cronaca sul tema che ha dovuto affrontare, che lo hanno portato addirittura ad aprire la trasmissione con la questione dei tortellini e un’imitazione di Salvini che difende a spada tratta il tortellino italico.
Poi il comico genovese si è concentrato invece sulla discussa questione dei dazi Usa: “Negli stati Uniti ci sarà un aumento del 25% sui nostri prodotti”, ha esordito Crozza durante la trasmissione. “Ma hanno ragione gli Americani: cosa gliene frega a loro del parmigiano? Guarda cosa si ingoia questo uomo qua!”, ha detto Crozza mostrando una foto del presidente americano Donald Trump intento a gustarsi una confezione maxi di pollo fritto. “Mangia un secchio di pollo fritto dove l’unica cosa allevata a terra è il secchio”, ha commentato Crozza. “Questo qua il cibo sano non l’ha mai visto, non sa cos’è, se gli fai vedere una forma di pecorino la usa come poggiapiedi sotto la scrivania quando deve firmare i dazi”.
Dazi che, tra l’altro “sono una batosta per il nostro export: se ci avessero bombardato con un B 52 avrebbero fatto meno danni, perché così rischiamo di perdere un miliardo di euro”, ha proseguito il comico, riportando le dichiarazioni del presidente del Consorzio del Grana Padano e le ipotesi secondo cui il vero obiettivo di Trump è vendere il “Parmesan” in Europa. Un formaggio che, dice Crozza, sembra fatto di trucioli di legno, tanto che dovrebbero scrivere sulla confezione “attenzione, può contenere tracce di formaggio”. Ma comunque “Cannavacciuolo lo usa spesso”: sì, “come lettiera per i gatti”, conclude il comico.