Si chiama “food photography”, e non è altro che l’arte fotografica insegnata a chi vuole immortalare bene ciò che ha nel piatto e – lo chiediamo in ginocchio – qualcuno dovrebbe davvero suggerire a Matteo Salvini di frequentare un corso.
Vi abbiamo già parlato dell’evidente volontà dell’ex vicepremier di strizzare l’occhio ai social network più simpatici e seguiti, trasformandosi con una frequenza preoccupante in un food blogger qualunque. Fotografie di quel che mangia, fotografie in locali più o meno trendy, fotografie con prodotti commerciali nazionalpopolari (dal ragù alla Nutella, la sua preferita). D’altronde, sul litigioso mondo dei social network le due cose che mettono d’accordo tutti sono i gattini e il food porn, ed è evidente che al leader leghista i felini piacciono meno del cibo.
Va benissimo: non avevamo intenzione di spendere una parola di più sulla sua volontà di rubare il lavoro a noi e a tutta una serie di aspiranti influencer che vedono sfumare la possibilità di scroccare una cena al ristorante immortalando un piatto da migliaia di likes. Non avevamo intenzione di farlo, e poi Salvini ci ha costretti. Perché, realmente, se questa è la direzione che ha deciso di percorrere, è il caso che il suo attentissimo comparto comunicazione si attivi per farglielo fare come si deve.
Che dovremmo dire noi, poveri cercatori di belle immagini di cibo su internet, dell’ultima foto a tema food postata da Matteo Salvini? Promuoviamo la didascalia, in vero tono food porn “Mmmhhh….. Non dovrei ma…”, ma per la foto sappiamo che c’è uno speciale filone porno dedicato a questo genere di cose, sebbene non lo abbiamo mai frequentato.
Oggetto dello scatto, un gigantesco e ben poco fotogenico profiterole, lanciato lì sul piatto come il ricordino del cagnolino di casa potrebbe essere abbandonato sulla strada da un padrone maleducato. L’ironia social non s’è fatta attendere: da chi avverte uno dei due Matteo nazionali di far attenzione all’escherichia coli a chi, poco elegantemente, parla di autoscatto, i commenti al suo ultimo post a tema food su Twitter sono un concentrato di creatività.
Però, perdio, fate fare un corso di food photography a Salvini. Se proprio non vuole rispondere sul Russiagate, che la puntata di Report di lunedì ha reso tanto pressante, agli occhi dei più, insomma, se proprio vuol cambiare discorso e quel discorso deve essere il cibo, almeno che gli renda onore!