Hanno tra i 19 e i 74 anni, provengono da tutta Italia (e non solo, a dirla tutta) e sono pronti a sfidarsi tra i fornelli con il grembiule più iconico d’Italia: ci riferiamo naturalmente alla Masterclass di questa dodicesima edizione di MasterChef Italia, che a partire dalla settimana prossima prenderà a emozionare, appassionare e anche innervosire noi spettatori, che nel frattempo ci improvviseremo consumati critici gastronomici da quella comoda fortezza che è il nostro bel divano. Venti grembiuli bianchi, dunque, tutti istoriati con la preziosa approvazione dei tre giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli nelle primissime battute di questa nuova stagione. Ma bando alle ciance: diamo un’occhiata ai nostri protagonisti.
Chi forma la Masterclass di quest’anno?
Gli spettatori più attenti (o forse più golosi) sanno bene che ben nove posti su venti erano già stati ipotecati durante la settimana scorsa; mentre nella serata di ieri, giovedì 22 dicembre, sono stati assegnati altri tre grembiuli bianchi: si tratta di Nicola, ventenne di Bagnocavallo (Ravenna, una vecchia conoscenza di chef Barbieri in quanto venne eliminato da Junior Masterchef all’età di 12 anni proprio imitando un piatto del giudice (lo stesso che, per malizia del destino, gli è valso un posto nella Masterclass di quest’anno); Lucian, 74enne milanese ma originaria della Romgna, ex pubblicitaria che ha cavalcato la sua Tagliatella leggera fino a ottenere il grembiule; e Francesco, che ha dedicato la sua vita alle sue passioni – fotografia e cucina in primis.
Poi si chiude il sipario, fine dei Live Cooking: i rimanenti dovranno lottare per il grembiule affrontando le temutissime Sfide, tre step di difficoltà naturalmente crescente ideati per saggiare capacità tecniche e sangue freddo dei partecipanti. La prima manche richiedeva manualità e velocità nell’aprire ostriche, vongole, cozze, nel pulire i ricci di mare e nell’estrarre la polpa di un granchio e i frutti dei murici in 15 minuti: il vincitore è stato Leonardo, 20enne studente di Economia nato a Bologna.
Secondo round, tecnica a precisione: la Sfida è sfilettare un pagro “a libro” e disossare a guanto un piccione. In tre si sono distinti, conquistando un posto nella Masterclass: Lavinia, giovane studentessa magistrale di Amministrazione, Controllo e Professione Contabile all’Università di Novara; Ivana, assistente parlamentare e mamma; e Roberto, progettista meccanico di Fombio e calciatore dilettante.
La pressione, naturalmente, ha raggiunto l’apice con la terza e ultima Sfida: l’obiettivo era di riutilizzare le proteine delle prove precedenti per creare un toast che fosse creativo e gustoso; una sorta di inno alla frugalità e al proverbiale sapersi arrangiare. Quattro i promossi, naturalmente: Lezitia, 5enne operatrice socio-sanitaria di Carpi cresciuta con la cucina della nonna; Giuseppe, direttore organizzativo di un laboratorio di analisi mediche di Bari, 43 anni; Olliver, manager di beni di lusso di origini (anche ovviamente culinarie) franco-croate; e Mattia, 37 anni, “bolzanino doc” appassionato da cucina e forte di un’esperienza come commensale in più di 300 ristoranti stellati.