Dopo tre settimane e un giorno dalla rituale pioggia di confetti in mondovisione il baffo e frangetta più famosi del piccolo schermo tornano a fare parlare di sé. Ci stiamo naturalmente riferendo a Edoardo Franco, vincitore della dodicesima edizione italiana di MasterChef, che ha recentemente presentato, durante un’intervista di Alessandro Cattelan per i microfoni di Radio DEEJAY, il suo personalissimo libro di ricette. Il titolo è già un programma: Daje! La mia cucina senza confini è uscito il 10 marzo edito da Baldini + Castoldi, e si configura come bibbia golosa di uno dei personaggi più particolari della storia del cooking show di casa Sky.
Daje! La mia cucina senza confini: il libro di ricette di Edoardo Franco
D’altronde c’è da dire che, a questo punto, tra Alessandro Cattelan ed Edoardo Franco deve correre una certa intesa. I nostri lettori più attenti ricorderanno che il vincitore della più recente edizione di Masterchef Italia apparve qualche tempo fa da Stasera c’è Cattelan su Rai Due, con tanto di immancabile baffone anni Settanta e camicia floreale degna della migliore vacanza tropicale.
Durante la sua apparizione è stato chiamato a preparare un aperitivo con ingredienti tutt’altro che scontati: cavallette al naturale, larve, cavallette al timo e origano e grilli conditi con la salsa barbecue. Una Mistery Box decisamente sorprendente: interrogato sul motivo per cui la gente sia così spaventata dall’idea di mangiare insetti, Edoardo ha risposto che, per lui, la paura è semplice frutto di un preconcetto e che lui stesso li preferisce alla carne proveniente dagli allevamenti intensivi.
In una seconda occasione Cattelan ha chiesto a Edoardo di preparare una ricetta per soddisfare la cosiddetta “fame chimica”: “Solitamente fame chimica significa mangiare porco” aveva chiosato il vincitore di MasterChef “ma mangiare porco non significa per forza mangiare male: si può mangiare porco e buono”.
Ma torniamo a noi: Daje! La mia cucina senza confini è, come già abbondantemente spiegato in apertura di articolo, un libro di ricette che contiene alcune delle preferite di Edoardo. Un paio di queste, in particolare, sono particolarmente significative per il nostro chef: “Sono due, dedicate a persone importanti: una è la Tostada per Mario” ha svelato a Cattelan durante l’intervista. “La tostada è un tacos fritto, con broccola, feta e salsa verde: l’ho dedicato alla mia ex ragazza, Lucia, che però io la chiamo Mario. Amo i tacos: li mangerei tutti i giorni.
E la seconda? “La Rambla, che invece la dedico a un mio amico a cui abbiamo dato il soprannome “la rambla”. È una rivisitazione del gazpacho: è un gazpacho filtrato fino a ottenere un’acqua al sapore di gazpacho”.