Tutti lo conoscono come il Dottore, ma non ha mai indossato un camice in vita sua. O almeno crediamo, ecco. Massimo Bottura ospita nella sua Osteria Francescana un vecchio amico e, permetteteci l’intuizione, un idolo di sempre: Valentino Rossi. L’occasione è speciale, e si merita il suo carosello sulla vetrina dei social: ma che si festeggia?
Non è certo la prima volta che Bottura e Rossi si trovano a condividere l’inquadratura di qualche scatto finito sui social: l’ex campione di MotoGP, a onore del vero, si è persino trovato a vestire i panni dell’aiuto in cucina. D’altronde, si sa: la ristorazione è in crisi anche e soprattutto per la carenza di personale, e al numero 46 di certo non manca velocità, precisione e capacità di lavorare sotto pressione.
Valentino Rossi all’Osteria Francescana: qual è l’occasione?
A svelare l’arcano ci pensa una eloquentissima didascalia di Instagram. Scrive Bottura: “Francesca and Valentino are in the house!”. La Francesca in questione, giusto per intenderci, è Francesca Sofia Novello, compagna di Rossi in dolce attesa.
“Buon compleanno Francesca” continua lo chef modenese. “Che spettacolo!”. Vi abbiamo risparmiato qualche decina di punti esclamativi, che d’altronde pare che il padrone di casa fosse decisamente su di giri per la visita.
Foto con Valentino, foto con la festeggiata (e di nuovo con Valentino, beninteso), selfie più o meno sbarazzino sulla macchina del Dottore con il VR46 giallo fluo in bella vista, foto di gruppo con la brigata di sala e cucina, tutti felici e soddisfatti. D’altronde se per Bottura c’è un qualcosa in grado di rivaleggiare con la cucina sono senza ombra di dubbio i motori. Qualche esempio?
In ordine sparso: la ormai celebre frase “Ci sono le moto, e poi ci sono le Ducati” nel suo libro – dal titolo altrettanto eloquente – Slow Food, Fast Cars; una Ducati Unica personalizzata (con tanto di tre stelle Michelin) presentata appena una manciata di mesi fa; la firma sul menu delle nozze di Pecco Bagnaia; il casco con i tortellini indossato da quest’ultimo al GP di Misano. Insomma, modenese DOC: tortellini e motori.