“No allo spreco” – un claim senza ombra di dubbio impegnativo, a una prima occhiata forse anche un pochetto grossolano (di quelli, tanto, per intenderci, che non sfigurerebbero di fianco a un “grazie graziella”), a tratti addirittura apparentemente diventato alieno, nella sua semplicità, al mondo della ristorazione. D’altro canto, però, c’è chi non teme di indossarlo, di farlo il proprio vessillo e sventolarlo a più riprese, forte della propria risonanza mediatica e non solo: è il caso di Massimo Bottura, naturalmente.
Lasciamo perdere il curriculum gastronomico che, immaginiamo, l’abbiate ormai ben presente. Un round di informazioni veloci: Massimo Bottura è Ambasciatore contro lo spreco alimentare per le Nazioni Unite dal 2020, ha portato la sua crociata fino alle Olimpiadi di Rio nell’ormai lontano 2016 e più recentemente a Che tempo che fa, e ancora più di recente ha dato il semaforo verde (verdissimo, considerando il contesto) a Al Gatto Verde, nuovo ristorante modenese dove vige l’ordine della sostenibilità.
Massimo Bottura e la sfida antispreco
L’ultimo tassello di questo ampio mosaico è un post su Instagram, pubblicato appena una manciata di ore fa: un breve video dove Massimo Bottura appare in compagnia di Inger Andersen, Direttore esecutivo del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, per celebrare l’International Day of Awareness of Food Loss and Waste (o FLWDay, per gli amici; traducibile in Giornata internazionale di sensibilizzazione sulle perdite e gli sprechi alimentari) in lanciando la sfida antispreco #EveryPlateCounts, o “Ogni piatto conta”.
La platea, naturalmente, è quella (decisamente folta, tra l’altro) dei social dello chef modenese. Le regole per partecipare, dovutamente riportate nella didascalia del video, sono piuttosto semplici:
- Step numero uno – aprire il frigo, la dispensa o ovunque teniate il vostro cibo e fare incetta di tutto ciò che è ormai prossimo alla data di scadenza. Poi, tempo di rimboccarsi le maniche e indossare il vostro grembiule preferito per preparare qualcosa usando ciò che avete trovato (non temete: non sarete giudicati da Bottura, e sbirciare su internet per cercare l’ispirazione è consentito);
- Step numero due – scattare una foto al piatto e condividere il tutto sui social con gli hashtag #StopFoodLossWaste o #EveryPlateCounts. No, non vale nascondere il post ad amici e conoscenti, anche perché…
- Step numero tre – taggare i vostri famigliari e i vostri amici e nominarli affinché facciano lo stesso. Ehi, abbiamo detto che la vostra creazione non sarà (con ogni probabilità) giudicata da Massimo Bottura: non possiamo garantire che lo stesso valga anche per amici, conoscenti e colleghi.
https://www.instagram.com/p/CxvEJAQNGzL/?hl=it