L’universo Bottura cresce ancora. Dopo l’apertura de Al Gatto Verde in quel di Modena (Modena, già: che poi c’era davvero bisogno di specificarlo?) verso la fine dello scorso settembre, lo chef torna a rimescolare, a reinventare, ad ampliare – ma questa volta non puntando a nuove aperture, o perlomeno non in senso lato, ma bensì con i “giocattoli” già a sua disposizione. Casa Maria Luigia, dimora storica incastonata nella campagna di San Damaso e fresca della nomina come migliore Bed&Breakfast al mondo, diventerà un “albergo diffuso”. Ma che significa?
Stando a quanto lasciato trapelare dai colleghi de La Gazzetta di Modena i piani di Massimo Bottura vertono soprattutto sul restauro, sul risanamento conservativo e sulla ristrutturazione dei fabbricati esistenti, accompagnati da “un modesto ampliamento (10%) delle superfici già edificate” al fine di creare nuovi spazi da dedicare ad altre attività complementari.
Massimo Bottura e i piani per Casa Maria Luigia
Il doveroso semaforo verde delle autorità locali è già arrivato. “Il progetto di albergo diffuso presentato” ha spiegato l’assessora all’urbanistica Anna Maria Vandelli “valorizza e utilizza tutti gli edifici presenti in forte connessione con il territorio, cioè senza snaturarne il contesto e anzi valorizzando il territorio rurale e le sue eccellenze grazie alla costruzione di una sorta di circolarità tra la produzione dei prodotti dell’orto, del miele e dell’aceto e il loro impiego nella ristorazione”.
L’intervento, secondo quanto spiegato dalla stessa Vandelli, sarà declinato in quattro stralci funzionali, di cui i primi tre definiti come cambi di destinazione d’uso. Scendendo più nei particolari, il primo riguarda la ristrutturazione di due edifici da destinare in parte a ristorante e in parte a spazi complementari per eventi o esposizioni; il secondo consiste nel restauro di una dependance destinata ad albergo e di un secondo edificio destinato a scuola di cucina e a una piscina; e il terzo prevede la conversione all’uso alberghiero l’edificio residenziale (ossia la villa e la relativa attività di ricezione) e si occuperà di manutenzione e di erigere edifici di servizio minori.
Il quarto stralcio, per concludere, riguarda la realizzazione di un nuovo spazio con funzione espositiva e multifunzionale. I lavori elencati fino a ora, è bene notarlo, saranno poi affiancati da una serie di operazioni accessorie che spazieranno dalla “realizzazione di percorsi interni in sola ghiaia o prato al fine di eliminare ogni spreco di suolo” fino alla “piantumazione di essenze resistenti alla siccità in prossimità dello spazio espositivo”. Casa Maria Luigia di Massimo Bottura, in altre parole, deve prepararsi a una importante operazione di “rifacimento trucco”: al momento, tuttavia, pare che le date dell’inizio dei lavori non siano ancora state comunicate.