Sessantacinquemila rupie a cranio per degustare i piatti iconici di una certa Osteria Francescana, il tutto nello sfarzo dell’hotel The Leela Palace di Nuova Delhi. Che fai, te ne privi? Ah, e ci siamo dimenticati un piccolo particolare – Massimo Bottura era lì presente. Eh già, perché di fatto lo chef modenese ha portato una squadra del suo celeberrimo ristorante a tre stelle Michelin nel cuore dell’India per organizzare un pop up culinario diviso in due serate: le cene si terranno il 21 e il 22 aprile – domani e dopodomani, tanto per intenderci – presso il ristorante franco – italiano del sopracitato hotel, Le Cirque. Stando a quanto lasciato trapelare ogni serata avrà una capienza massima di circa 60 commensali, ma è inutile affrettarsi a prenotare voli last minute per Nuova Delhi: è già tutto esaurito. La cena eh, non il volo.
Massimo Bottura e le cene a Nuova Delhi: tutti i dettagli
Prima cosa, che lo sappiamo bene che oltre a essere golosi siete anche curiosoni: a quanto ammontano 65 mila rupie? Che per carità, a parlare di soldi si rischia sempre di fare brutta figura, ma coi tempi che corrono è meglio non fare dimagrire troppo il portafoglio. Ebbene la cena, al cambio di valuta corrente, vi sarebbe costata poco più di 720 euro. A testa, beninteso.
Seconda cosa: come ci è finito Massimo Bottura a Nuova Delhi? Si tratta di una collaborazione creata da Culinary Culture, una piattaforma che si occupa per l’appunto di dare forma a “esperienze culinarie ultra esclusive”, con l’aiuto di The Leela Palaces, Hotel and Resorts. “Massimo è il più grande chef italiano al mondo e uno dei più grandi chef al mondo di sempre” ha commentato a tal proposito Vir Sanghvi, co-fondatore di Culinary Culture.
“Le due cene di venerdì e sabato presenteranno alcuni dei più grandi successi di Massimo: The Crunchy Part of the Lasagna e Oops I Dropped the Lemon Tart“. Il primo dei due, ormai iconico, debuttò all’Osteria Francescana nell’ormai lontano 1995, e fu creato con l’intenzione di evocare il dolce ricordo infantile del mangiare le lasagne preparate dalla nonna (da qui il nome che potremmo tradurre in La Parte Croccante della Lasagna, per l’appunto).
Il secondo, Oops I Dropped the Lemon Tart (Ops, mi è caduta la tortina al limone), è invece frutto di pura e incidentale improvvisazione: la leggenda narra che l’idea per il piatto nacque quanto il sous chef dell’Osteria, Taka Kondo, fece cadere accidentalmente una crostata al limone prima di servila. Chef Bottura non se la prese, anzi: in quel dolciume frantumato vide “la rottura del confine tra dolce e salato”. Il resto, come si suol dire, è storia.