Nel villaggio di Inzerki, in Marocco, si trova l’alveare collettivo più grande e antico al mondo: posizionato nel cuore di una foresta, in modo da ottimizzare la resa della api, può comunque godere dei baci del sole per tutto il giorno. Ultimamente, tuttavia, il consueto ronzio del periodo primaverile è stato sostituito da un silenzio pesante: le colonie presenti al suo interno, infatti, sono state decimate dalla siccità.
Si tratta a tutti gli effetti di un disastro ecologico e, considerando la gestione del villaggio in questione, economico. Inzerki, infatti, fa grande affidamento sull’attività e sulla produzione dell’alveare per sostenersi, e con le popolazioni di api crollate si preannunciano tempi decisamente duri. Così, per sostenere gli apicoltori locali e indagare le cause di quanto accaduto, il governo marocchino ha investito 13 milioni di dollari. Gli esperti, dopo aver analizzato le colonie restanti e l’alveare stesso, hanno escluso qualsiasi tipo di malattia e puntato invece il dito contro la stretta della siccità, la peggiore del Paese negli ultimi tre decenni.
Gli apicoltori, nel frattempo, tentano di mettere una pezza dove possibile. Brahim Chatoui, che lavora in questa zona, ha affermato di aver perso quasi un terzo dei suoi alveari in soli due mesi. “A questo punto l’obiettivo non è più ottenere del miele” ha spiegato “ma preservare l’alveare e mantenere le api in vita”.