Che cosa succederebbe se ci dicessero da un giorno all’altro che la nostra amata/odiata Nutella è destinata a scomparire da tutti gli scaffali dei supermercati?
Ecco, una cosa simile sta succedendo in Inghilterra.
Probabilmente agli inglesi non interesserebbe più di tanto smettere di mangiare le zuppe di legumi Knorr o i gelati Magnum Algida, per quanto comunque diffusi sulle tavole britanniche.
Ma se parliamo di Marmite, il discorso cambia completamente.
Anzi, la sua mancanza negli scaffali dei supermercati inglesi potrebbe scatenare una rivolta che manco l’aumento del prezzo del tè che diede origine agli Stati Uniti d’America potrebbe eguagliare.
Ma cosa diavolo è esattamente questa Marmite per cui il popolo inglese si sta sollevando?
A noi italiani il nome dice poco, ricordandoci più tubi di scappamento o ricambi per autovetture piuttosto che creme alimentari, ma per i flemmatici inglesi la crema Marmite, al pari di pochi altri prodotti (senape Culman’s Mustard, biscotti Digestive McVities, salsa HP), costituisce un rito, un caposaldo inviolabile della loro alimentazione che mai deve mancare sulle tavole, specialmente quelle della colazione o del break di metà pomeriggio.
Ma di cosa è fatta, esattamente, la crema tanto amata dagli inglesi?
Quando alla fine dell’Ottocento lo scienziato Justus von Liebig scoprì che il lievito sottoprodotto durante la fermentazione della birra si poteva concentrare e mangiare, non credeva di aver trovato la gallina dalle uova d’oro.
In effetti si tratta di una crema a base di estratto di lievito di birra, ricavata dalla raschiatura delle vasche di fermentazione della birra, dal colore scuro e dal gusto deciso.
Tutte caratteristiche che ne fanno uno di quei prodotti che si ama visceralmente o si odia senza rimedio, il cui consumo è comunque da sempre diffusissimo in Inghilterra, dove viene prevalentemente spalmata sul pane tostato per la colazione e per ogni altro momento della giornata in cui la voglia prenda inesorabile.
Per darvi un’idea: la fabbrica di Burton-upon-Trent, nello Staffordshire, contea della Midland occidentali, produce 6000 tonnellate di crema ogni anno, il che significa riempire circa 50 milioni di vasi.
A breve però gli inglesi potrebbero vedere l’amata crema sparire dagli scaffali del supermercato.
Complice l’uscita della Gran Bretagna dalla UE, vale a dire la Brexit, il valore della sterlina è sceso drasticamente, rendendo più caro per i supermercati l’approvvigionamento di molti prodotti all’ingrosso.
E proprio a causa di questo aumento “Tesco”, la maggiore catena di supermercati inglesi, ha fatto sapere che potrebbe decidere di non mettere più in vendita confezioni dell’amata crema.
Unilever, infatti, – il colosso multinazionale che distribuisce ogni genere di bene worldwide, dal detersivo per le stoviglie al gelato di Grom e che rifornisce anche i supermercati britannici – avrebbe deciso di aumentare il prezzo all’ingrosso della Marmite e di altri prodotti del 10%, costringendo la catena di supermercati a riversare tale aumento sul prezzo al pubblico, non volendo ritoccare al ribasso il proprio margine di profitto per contenere l’aumento .
Insomma, se la politica di Tesco dovesse essere quella di non aumentare il prezzo al dettaglio né di erodere il proprio margine di guadagno, la popolare crema inglese potrebbe sparire del tutto dai supermercati inglesi.
Ma sarebbe comunque in buona compagnia. Unilever infatti non rifornisce i supermercati inglesi solo di crema Marmite, ma anche di altri prodotti di largo consumo, quali il tè Lipton, le minestre Knorr o i gelati Magnum.
E non basterà a consolare gli inglesi il fatto che, proprio grazie alla perdita di valore della sterlina, la loro bilancia dei pagamenti sta traendo un indubbio beneficio, grazie al maggior volume delle esportazioni, ora più convenienti: davanti a una fetta calda di pane tostato spalmato di morbida Marmite, non c’è santo che tenga.
Fortunatamente, però, dopo l’ansia che ha attanaglia i sudditi di Sua Maestà per tutta la giornata di ieri, ora il pericolo pare scongiurato, almeno a sentire i comunicai ufficiali di Unilever, che ha dichiarato la questione brillantemente chiusa:
“Unilever è felice di comunicare che la situazione rifornimenti per Tesco in Gran Bretagna e Irlanda è stata risolta — si legge sul sito della BBC — Abbiamo lavorato molto insieme per cercare la soluzione e possiamo assicurarvi che i nostri brand più amati saranno ancora pienamente disponibili. Per tutti coloro cui siamo mancati, grazie di tutto l’affetto”.
E gli inglesi tirano così un sospiro di sollievo, gustandosi un rinfrancante tè Lipton e una calda fetta di pane tostato. Spalancata con un generoso strato di Marmite, ovviamente.
[Crediti | Link: La Repubblica, BBC News]