Marco Bianchi parla del suo coming out: lo chef ha raccontato di quando ha detto di essere gay a moglie e figlia. E ha anche parlato del suo amore per il compagno Luca. In un’intervista al Corriere, lo chef parla di quando ha capito che il Marco Bianchi etero non era quello vero. Il cuoco salutista, noto per i suoi cooking show televisivi e per essere food mentor della Fondazione Veronesi, ricorda in maniera particolare la sera in cui ha ammesso con la moglie Veruska di essere omosessuale.
Marco Bianchi rammenta che quella sera ha spiegato alla moglie che stava bene insieme a lei, ma solo come amico perché quello che andava oltre l’amicizia lo provava per un uomo. Nonostante la loro vita insieme si stesse sgretolando, Veruska lo ha abbracciato. Poi, dopo aver consultato diversi esperti, la coppia ha deciso di dire la verità anche alla figlia: che Marco vuole molto bene alla mamma, ma che il suo cuore batte forte per Luca Guidara, influencer e coach dell’ordine.
Lo chef ha poi ammesso che la bimba ha accettato tranquillamente questa nuova presenza nella famiglia: dopo un primo incontro fintamente casuale, adesso è diventato anche il suo Luca. Marco Bianchi ha anche spiegato di aver fatto coming out così tardi (e dopo aver avuto una moglie e una figlia) perché la sua famiglia era molto cattolica e non poteva discutere del suo affetto per i maschi con loro. Marco è cresciuto in un ambiente il cui il padre era favorevole a un documento contro l’omosessualità voluto dalla Congregazione della Fede, mentre la madre si riferiva col termine “poverino” a un amico gay della figlia.
In pratica il Marco Bianchi etero è stato condizionato dall’ambiente in cui viveva, pur non essendo il vero Marco. Ma le cose sono cambiate quando, durante un viaggio, ritrovandosi spesso da solo, ha cominciato a riflettere sul fatto che gli mancasse qualcosa. Lo chef ha così messo insieme i pezzi della sua vita e ha trovato la forza per ammette con tutti, anche con la sua famiglia, di essere omosessuale.