Andiamo nelle Marche perché qui Coldiretti ha lanciato un singolare allarme: pare che la produzione di girasole della regione sia a rischio a causa dei troppi piccioni.
La semina dei girasoli rischia di essere funestata da una vera e propria orda di piccioni. Per questo motivo Coldiretti ha chiesto alla Regione Marche di intervenire subito, tramite l’ausilio di operatori faunistici formati. In realtà ce ne sono già 500 pronti, tutti con al seguito corsi di formazione organizzati dalla stessa Regione: il problema è convincere le polizia provinciali ad utilizzarli nelle campagne.
I medesimi piccioni che in città danneggiano i monumenti e i palazzi con i loro escrementi, durante il periodo della semina migrano in campagna, danneggiando così la produzione agricola.
Le Marche sono la prima regione d’Italia per quanto riguarda la produzione di girasole: si parla di 950mila quintali coltivati in più di 43mila ettari di terreno. Sono soprattutto Macerata e Ancona ad ospitare il maggior numero di campi, producendo rispettivamente 15mila quintali e 11mila. A seguire ci sono i 7.800 quintali di Pesaro, i 5.700 di Ascoli Piceno e i 3.200 di Fermo.
Lo scorso anno, per valorizzare questo prodotto agricolo, era stato stipulato un accordo fra Filiera agricola italiana spa (Fdai) e Olitalia: in questo modo era possibile produrre olio di girasole tutto italiano, tracciato dai campi sino alla tavola. Tuttavia tutto ciò rischia di essere vanificato se gli stormi di piccioni arrivano e si mangiano tutti i semi.