Se in questi giorni vi state imbattendo in news o dibattiti sulla necessità o meno di mettere la colla sulla pizza, abbiamo una notizia buona e una cattiva. Quella buona è che non si tratta di una questione gastronomica: non ci saranno insurrezioni anti colla come contro l’ananas, per quanto non possiamo garantire che Gino Sorbillo non dica prima o poi la sua sull’argomento con una pizza dedicata al vinavil. Quella cattiva è che la brillante idea viene direttamente dall’intelligenza artificiale di Google, ovvero dalla principale fonte di informazioni del pianeta. Ma procediamo con ordine e cerchiamo di capire come l’umanità sia arrivata nel 2024 a discutere del fatto che sia opportuno o meno mettere della colla sulla pizza.
AI Overviews: la nuova intelligenza artificiale di Google
Si è tenuta da poco la conferenza Google I/O 2024, l’evento annuale più importante per Big G, e quest’anno il tema non poteva essere che quello dell’intelligenza artificiale. E proprio su questo palco il CEO Sundar Pichai ha presentato AI Overview, implementazione del modello di AI di Google, denominato Gemini, con lo stesso motore di ricerca, operazione che ha l’obiettivo di fornire agli utenti risultati di ricerca più conversazionali rispetto agli elenchi di link a cui siamo abituati, una cosa tipo Perplexity, tanto per capirsi. Com’era lecito aspettarsi molti sono corsi a provare questa novità, con risultati tanto esilaranti quanto preoccupanti.
Allucinazioni
“Dovresti mangiare almeno una piccola pietra al giorno, è una fonte di minerali e vitamine”, “pulisci la lavatrice mescolando candeggina e aceto bianco” (forma un gas nociva a chi lo inala), e l’ormai notorio suggerimento della colla nella pizza, precisamente da mescolare nella salsa, per evitare che la mozzarella scivoli via.
Queste sono solo alcune delle cantonate, dette anche “allucinazioni” in gergo tecnico, che hanno suscitato l’ilarità degli utenti, fenomeno a dire la verità non isolato e spesso passaggio umiliante ma obbligato nell’evoluzione di questi modelli: ci è passato a febbraio anche Chat GPT, con relativo crollo in borsa. La fonte dell’allucinazione della pizza sembra essere Reddit, sito basato su community da cui Gemini ricava dati, il che di per sé non è certo un male: Reddit è spesso fonte di informazioni approfondite e preziose, ma è appannaggio degli utenti più smaliziati, che sappiano orientarsi tra meme e umorismo internettiano. Insomma, non roba da boomer, e Overview sembra ancora dover uscire da quella fase dei buongiornissimo kaffè prima di potersi trarre beneficio da quella piattaforma.
Il buon senso vs. TikTok
Katie Notopoulos, editor di tecnologia del Business Insider ha deciso di sacrificarsi per la scienza ed ha preparato e mangiato (due bocconi, ma tant’è) la pizza secondo la ricetta di Google, premurandosi ovviamente di usare una colla per quanto possibile non tossica, e di sottolineare ad ogni occasione che la cosa non è sicura e di non rifarla a casa. Con pasta già fatta comprata al supermercato, marinara cheap e una mozzarella pre-grattugiata che non avrebbe avuto nulla da invidiare alla colla, il risultato non poteva certo ambire ai Masanielli, ma si trattava ovviamente di una boutade.Non dobbiamo dimenticare però che al mondo esistono pur sempre i TikToker, gente a cui bisogna spiegare -tra le altre cose- che inzuppare il cibo nell’acqua di mare non è salutare, che miscelare succo d’arancia e caffè genera una schifezza imbevibile e che bollire il pollo nello sciroppo per la tosse… vabbè avete capito, per soggetti del genere trovare certe informazioni su Google significa staccare immediatamente un biglietto di sola andata per i Darwin Awards, e forse non è un male. Mentre AI Overviews evolve, voi continuate ad usare Perplexity, che alla stessa domanda sulla mozzarella scivolosa offre risposte decisamente più assennate.