44 container, carichi di salsa di pomodoro proveniente dalla Cina, che stanno per arrivare nel porto di Napoli.
Sì, Napoli. La stessa Napoli che del pomodoro è (stata) la capitale. Ora, invece, i container cinesi carichi di oro rosso diretti proprio nel capoluogo campano sarebbero la dimostrazione evidente che quel primato non esiste più, o almeno vacilla sotto i colpi del (ex) celeste impero, come scrive il Il Sole24Ore.
Lo spartiacque tra prima e dopo sarebbe la nuova rotta commerciale delle merci cinesi, che partono dalla regione più occidentali di quell’immenso territorio — la più vicina a noi, la regione dello Xinjiang, in particolare dalla capitale Urumqi– per arrivare fino in Europa.
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In tutto sono circa 10.000 chilometri, ma il vantaggio della nuova rotta sta nel fatto che non tutto il percorso viene svolto via mare, come un tempo, ma diversi tratti sono effettuati su rotaia.
Il vantaggio non è da poco: partendo dalle regioni più occidentali e rinunciando alla rotta consueta, il tempo impiegato dalle merci per raggiungere l’Italia, e l’Europa, viene praticamente dimezzato. La nuova rotta è stata inaugurata solo due anni fa, nel maggio 2016, ma da allora sono stati più di mille i convogli partiti da Uromqi e diretti in Europa.
La società cinese che ha dato vita alla nuova rotta intende chiudere il 2018 con 1400 viaggi verso il nostro continente. I container diretti a Napoli, partiti da Urumqi il 26 febbraio e che impiegheranno circa 25 giorni per arrivare a destinazione, sono i primi della tratta Urumqi-Sud Italia ma, se l’operazione si rivelerà profittevole, la compagnia cinese ha già fatto sapere di voler replicare i viaggi con cadenza periodica.
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Una minaccia, dal momento che nei primi undici mesi del 2017 l’Italia ha importato dalla Cina ben 136.000 tonnellate di concentrato triplo di pomodoro, corrispondenti all’equivalente di circa un milione di tonnellate di pomodoro fresco (dati Coldiretti). Non poche, visto che il nostro Paese produce 5 milioni di tonnellate di pomodoro l’anno destinate all’industria, con la conseguenza che ben il 20% della salsa di pomodoro lavorata in Italia arriva dalla Cina.
In realtà, la nuova rotta potrebbe essere un’opportunità anche per l’Europa e per il nostro Paese, se percorsa con uguale intensità in senso inverso, con le nostre merci che viaggiano verso Urumqi.
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Peccato che il saldo giochi a nostro sfavore: nel 2016, a fronte di 311.000 tonnellate di merci dirette in Europa, solo 200.00o sono partite dall’Europa verso la Cina. Al contrario, da quando la nuova rotta è stata annunciata in Cina, cinque anni fa, il totale delle merci arrivate in Europa dalla Cina è quintuplicato.
E quasi la metà –il 48%–, dei 3600 viaggi compiuti dalla China Railway Express nel 2017 era diretta in Germania, che probabilmente intende sfruttare al massimo la nuova rotta. Un’opportunità da non perdere anche per noi.
[Crediti: Il Sole24Ore]