La curiosa ambivalenza del 2022 – nonostante il notevole aumento di eventi estremi legati al maltempo come nubifragi, bombe d’acqua, grandinate, bufere di vento e chi più ne ha più ne metta, l’anno rimane comunque il più caldo di sempre nel contesto italiano. È quanto emerso dalla più recente analisi redatta dalla Coldiretti a partire dai dati Eswd e Isac Cnr rispetto ai primi nove mesi dell’anno in corso, da cui è emerso che il numero di eventi estremi è di fatto aumentato del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e questo nonostante le precipitazioni siano pressoché dimezzate su tutta la Penisola (-40%).
Importante notare, per di più, che secondo quanto emerso dal rapporto in questione “oltre 9 comuni su 10 in Italia (il 93,9% del totale) hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico”, ma la percentuale sale a un ancora più inquietante 100% nel caso delle Marche, recentemente colpite da un’alluvione. Il report continua sottolineando come, nel corso dei primi nove mesi dell’anno in corso, la media degli eventi estremi nel nostro caro vecchio Stivale sia di nove al giorno, con danni in agricoltura che ormai hanno ampiamente superato i 6 miliardi di euro.
“Eventi estremi che provocano danni perché colpiscono aree rese più fragili dalla cementificazione e dall’abbandono”, continua la Coldiretti evidenziando che, nello spazio di una generazione, “è scomparso più di un terreno agricolo su 4 (-28%)”.