Siamo a malapena entrati nell’ultima settimana di febbraio, ma in questi paio di mesi il 2022 ha già portato con sé ben 20 bufere di vento che hanno causato danni e feriti in campagna e città e, a causa della siccità, alimentato l’allarme incendi. I dati provengono da un’analisi redatta da Coldiretti sulla base dei dati raccolti dall’European Severe Weather Database (Eswd), ente che analizza l’imperversare del maltempo sul territorio europeo.
A preoccupare è soprattutto la coda della tempesta Eunice, che ha recentemente colpito il nord del Vecchio Continente e ora minaccia di portare temporali violenti anche sullo Stivale. E se è vero che un po’ di pioggia ci farebbe comodo – basti pensare che le precipitazioni sono crollate del 56%, con laghi e fiumi che segnano i livelli estivi – il terreno rischia di non essere in grado di assorbire l’acqua che cade troppo violentemente, con il rischio che si verifichino frane e smottamenti.
Senza contare che, nelle zone d’Italia dove la primavera è già arrivata a causa del caldo anomalo, potrebbero verificarsi violente grandinate che danneggerebbero pesantemente i raccolti. Coldiretti, nel frattempo, non ha dubbi: “Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense, siccità e alluvione”.