Il maltempo colpisce nuovamente la penisola italiana proprio durante le fasi finali della vendemmia, quelle generalmente dedicate ai grandi vini rossi, e mentre inizia la raccolta delle olive: è Coldiretti a dare l’allarme, sottolineando come la pioggia che impedisce di entrare nei campi per effettuare le operazioni necessarie al raccolto sia solo il primo di una serie di grandi problemi.
Un problema, quello del maltempo, che potrebbe far perdere un intero anno di lavoro anche a causa dell’arrivo di venti di burrasca che potrebbero strappare i prodotti dalle piante. “Siamo di fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma” spiega la Coldiretti “con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, che compromettono anche le coltivazioni nei campi con costi per oltre 14 miliardi di euro in un decennio”.
Il cambiamento climatico e tutte le disastrose conseguenze che porta con sé sono di gran lunga la più grande sfida che la filiera agroalimentare non solo italiana, ma addirittura mondiale dovrà affrontare negli anni a venire. Una sfida che, per poter essere affrontata al meglio, necessita di “interventi strutturali e strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia”.