Sono in tanti a mobilitarsi per Venezia, invasa dall’acqua alta, e tra loro c’è anche Paolo Gori del Ristorante Burde di Firenze, che propone il baccalà solidale.
Di che si tratta? Di una proposta forse nata un po’ per gioco (se di gioco si può parlare, visti i drammatici attimi che Venezia sta vivendo) sul profilo social di Paolo Gori. “Un baccalà per Venezia”, l’ha chiamata Gori, spiegando che in solidarietà con la città allagata avrebbe messo in carta nel suo ristorante un baccalà mantecato “o, come direbbe l’Artusi, un baccalà Montebianco”.
“Non so quanti danni poi ci saranno”, ha scritto Gori. “Nel nostro immaginario sono ricchi mercanti e gran signori, ma nel bisogno nessun deve sentirsi solo. C’è arte, mestieri e lavoro finito sotto acqua. E anche una persona. Acqua di mare ?. Nn siete mai stai sotto un’onda? Avere presente quando è grande? Nn so restaurare, nn so perché il Mose ancora nn faccia ma so cucinare: un baccalà per Venezia”.
Insomma un piatto di baccalà mantecato proposto ai clienti del ristorante Burde al prezzo di 5 euro, il cui ricavato verrà destinato alla ricostruzione post-allagamento.
“Quello che raccolgo da questo piatto verrà dato a chi ha bisogno di asciugarsi un po’.”, ha scritto Gori sul suo profilo social, e immediatamente la macchina della solidarietà pare essersi attivata, con l’appello ai ristoratori fiorentini e toscani da parte del sito web Il Fochettiere e del giornalista Leonardo Romanelli ad abbracciare la proposta di Gori, facendo lo stesso nel proprio ristorante.
Appello che noi, a nostra volta, rilanciamo e amplifichiamo: perché fermarsi solo in Toscana se si può estendere la proposta ai ristoratori di tutta Italia? Facciamo che il Baccalà mantecato diventi un bis dell’Amatriciana Day di quattro anni fa, con chef e ristoratori uniti per raccogliere fondi.
[Fonte: Il Forchettiere]