Proviene dalla Malesia l’ultimo caso che sta facendo ribollire l’internet: uno YouTuber, determinato a cavalcare l’onda di popolarità dei “prank content” (o, più semplicemente, video di scherzi più o meno sagaci), ha ingannato un rider spedendolo in un cimitero.
Quest’ultimo, comprensibilmente irritato per la perdita di tempo, ha pensato di pubblicare gli screenshot della chat di Whatsapp con lo YouTuber in questione, dove si legge che gli è stato chiesto di portare del cibo a un uomo presumibilmente chiamato Guo. Il rider ovviamente si è messo in marcia, ma una volta giunto al cimitero ha capito che c’era qualcosa che non andava. Una volta chieste le dovute spiegazioni al fantomatico signor Guo, lo YouTuber gli risponde: “Troppo divertente. Ti dà fastidio essere su YouTube? È uno scherzo!” Il rider, evidentemente infastidito, gli ha risposto dicendo che non dovrebbe fare scherzi del genere anche se è ricco e benestante.
“Pensi che, siccome sei ricco, ti è permesso fare scherzi agli altri? Per favore non importunare chi sceglie di lavorare sodo”, ha scritto. “Pensi che spedire qualcuno al cimitero sia divertente? Ti farà ottenere molte visualizzazioni? La gente apprezzerà i tuoi contenuti?” Per tentare di disinnescare la situazione lo YouTuber ha inviato 5 mila ringgit malesi (equivalenti a circa 1039,18 euro) al rider. In molti hanno comunque criticato il content creator per il suo comportamento, anche se alcuni si sono chiesti per quale motivo il rider abbia accettato la donazione, se era così infastidito. Evidentemente, anche sprecare il tempo di un lavoratore ha un prezzo. Fortunatamente, in alcuni Paesi del mondo come il Portogallo, si stanno muovendo passi in avanti per proteggere i diritti di questo tipo di lavoratori.