Gli scienziati cinesi hanno “messo a punto” un maiale capace di regolare da solo la propria temperatura corporea, bruciando grasso nei mesi freddi e assicurandosi il calore necessario alla sopravvivenza, garantendo oltretutto una carne più magra.
Il risultato è stato raggiunto impiantando nelle cellule dei suini un gene dei topi.
I maiali sono i soli mammiferi a non possedere il gene deputato al meccanismo di termoregolazione, la loro unica difesa contro il freddo è lo spesso strato di grasso. Per questo, negli allevamenti meno riscaldati, sono molti i maiali che muoiono durante l’inverno, soprattuto i più giovani.
Ottenere maiali più magri rappresenterebbe un vantaggio sia per gli allevatori che per i consumatori: i primi abbatterebbero i costi di allevamento, gli altri potrebbero consumare una carne più magra.
Mentre i ricercatori cinesi assicurano che i maiali geneticamente modificati non presentano differenze con gli altri loro simili, se non per il fatto di avere la carne più magra, molti allevatori tradizionali sono scettici:
“La carne di maiale magra ha il sapore del cartone bagnato”, assicurano alcuni, mentre altri agitano lo spettro dell’incognita degli Ogm e dei loro effetti verificabili con certezza solo nel lungo periodo.
[Crediti: Washington Post]