Taglio al costo del lavoro per salvaguardare il Made in Italy prodotto dall’industria alimentare. Misura che arriva grazie alla delibera adottata oggi dall’Enpaia, Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura.
Un intervento – sottolinea la Coldiretti – per sostenere la sovranità alimentare del Paese e garantire la presenza di cibi e bevande Made in Italy sugli scaffali dei supermercati e nelle dispense delle case degli italiani. In questa fase di emergenza più di otto italiani su dieci (81%) ritengono che – evidenzia Coldiretti – sia importante acquistare prodotti italiani per aiutare il lavoro e l’economia secondo l’analisi Coldiretti/Ixe’.
Tecnicamente, per sostenere la decontribuzione Enpaia ha stanziato un plafond da 10 milioni di euro per il 2020. La misura varrà però solo per le aziende che attesteranno di essere produttori solo di DOP e IGP, inclusi i vini il cui disciplinare preveda espressamente l’uso esclusivo di prodotti agricoli coltivati in Italia o animali nati, allevati e macellati in Italia con anche l’intera fase di trasformazione realizzata su suolo nazionale. La decontribuzione è fissata ad un limite massimo individuale pari al 50% per singolo beneficiario a favore di impiegati, quadri e dirigenti agricoli dipendenti delle aziende.
L0agricoltura italiana vanta il record europeo di 299 specialità Dop/Igp/Stg riconosciute a livello comunitario, 524 vini Doc/Docg e Igt, ma anche 504 varietà iscritte al registro viti contro le 278 dei cugini francesi e 533 varietà di olive contro le 70 spagnole.