Non fate quella faccia furba, che prima a poi capita a tutti che il fungo in sughero sfugga di mano. Potrebbe schiantarsi contro il muro (con quest’ultimo che rischia poi di essere abbondantemente innaffiato da un getto di bollicine), potrebbe abbattere il servizio buono tirato fuori solo ed esclusivamente per ammaliare il parentame durante le feste, potrebbe colpire qualcuno e rovinare la serata. Non ci credete? Ma come, non vi ricordate di Biniam Girmay, costretto a ritirarsi dal Giro d’Italia dopo una storica tappa per essere stato colpito dal tappo di uno spumante?
Ci pensa l’Università di Cambridge a tutelare bulbi oculari e bicchieri di cristallo: in uno studio pubblicato sulla più recente Christmas Edition della rivista di medicina BMJ, infatti, i ricercatori inglesi hanno redatto una guida per effettuare un brindisi sicuro.
Mani salde e vietato mirare alla suocera
Le istruzioni sono relativamente semplici, forse addirittura scontate per chi mastica qualcosa di vino (o più banalmente di buon senso), ma l’invito è comunque quello a non trattarle con bonaria sufficienza: il rito per il brindisi sicuro inizia ancora prima di mettere mano alla gabbia, mettendo la bottiglia al fresco in modo tale da ridurre la pressione al suo interno e, di conseguenza, la velocità del tappo.
Poi, al momento dell’apertura, è una buona idea rimuovere la gabbia tenendo il pollice premuto sul tappo, in maniera che non scappi precocemente, tenendo la bottiglia inclinata in un angolo di circa 45 gradi e soprattutto evitando di puntarla verso se stessi e gli altri. Sì, compresa quella zia che vi chiede a quando il primo figlio.
A questo punto è sufficiente sfilare il tappo con un movimento lento, ma preferibilmente costante, contrastando la spinta verso l’alto premendo su di esso con un tovagliolo. Les jeux sont faits: lo spumante è aperto, i presenti incolumi, il servizio buono salvo. Almeno per ora.
Lo stesso Ethan Walberg, del Dipartimento di Oftalmologia dell’Università di Cambridge, ha ammesso di riconoscere che gli avvertimenti potrebbero apparire come eccessivamente cauti, ma a onore del vero “le lesioni agli occhi da sughero sono spesso trascurate e rappresentano una minaccia sostanziale per la salute degli occhi“.
Numeri alla mano, si stima che la pressione in una bottiglia di Champagne da 750 ml sia paragonabile a tre volte quella di uno pneumatico per automobile; mentre uno studio del 2005 ha calcolato che i tappi della bolla francese per eccellenza erano di fatto responsabili di un quinto delle lesioni agli occhi dovute ai tappi di bottiglia negli Stati Uniti, e addirittura del 71% in Ungheria. Nel 26% dei casi, infine, le persone sono rimaste legalmente cieche. Morale della favola? Se proprio non vi va di seguire le istruzioni di Cambridge almeno mettetevi ad aprire lo spumante in giardino, e non mirate verso di voi. O gli altri.