Sta facendo assai discutere il web una vicenda narrata da Luca Bottura. Il giornalista e scrittore è rimasto “scottato” dopo essere andato a mangiare in quella che ha definito una “vecchia osteria” a Bologna: quel conto con 37 euro per due tortelloni e una bottiglia d’acqua gli sono sembrati troppi. E il web si è diviso nettamente in due: c’è chi sostiene che sia inconcepibile che in un’osteria si paghi così tanto e chi, facendo due conti, lo ritiene perfettamente in linea.
E poi ci sono io che mi chiedo: ma sono l’unica che quando si siede al ristorante/trattoria/osteria/locale, la prima cosa che fa è guardare i prezzi sul menu?
Luca Bottura e quel conto che non gli va giù
Luca Bottura ha raccontato che ieri ha portato la figlia a mangiare la pasta in una vecchia osteria del centro di Bologna, di quelle tradizionali con le tovaglie a quadretti bianchi e rossi, con un servizio “alla buona” e un clima da via Paolo Fabbri 43.
Solo che, quando è arrivato il conto, ha trovato un filino troppo caro quei 37 euro per due tortelloni e una bottiglia di acqua filtrata. E ha concluso il post dicendo “Spero che fallisca Ryanair e dobbiate cercarvi un lavoro vero”.
Molto probabilmente, da come si evince dal racconto, non doveva aver letto i prezzi sul menu, magari non è fissato come la sottoscritta. Comunque sia, leggendo i Commenti, ecco che questa volta il web appare spaccato in due.
Qualche utente ha fatto notare che, in fin dei conti, essendo al centro di Bologna, il prezzo ci sta. Considerando 15 euro a testa per un primo, 3-4 euro per l’acqua e 3-4 euro per il coperto e il servizio, alla fine non è tantissimo.
Altri hanno rimarcato il fatto che le strade del Quadrilatero siano diventate “trappole per turisti”. Altri ancora hanno sottolineato come anche in altre città sia lo stesso, fra cui Ferrara. Mentre se fosse andato a mangiare in centro a Roma e Milano con quella cifra gli avrebbero dato solamente il cestino del pane e l’acqua, forse una pizza se gli andava bene.
Ci sono però stati altri utenti che gli hanno dato ragione: in un’osteria tradizionale, con servizio alla buona, quella cifra è troppo alta.
Però, però: a parte che continuo a sostenere che i prezzi sul menu si devono guardare prima di ordinare e non stupirsi poi dopo, c’è anche da considerare un altro fattore. È vero, è un’osteria alla buona, ma forse che i prezzi delle materie prime, delle bollette dell’elettricità e del gas, l’inflazione, gli affitti non sono aumentati per le osterie? Sono aumentati anche per loro, non solo per i ristoranti “normali” o per quelli stellati.
Dunque è perfettamente in linea con la crisi economica del momento che anche le osterie abbiano incrementato i prezzi. Certo, non fa piacere a nessuno (pure io non ho gradito molto aver pagato 3 euro a salsiccia nell’ultima osteria in cui ho mangiato), ma al momento le cose vanno così. Vorrà dire che ridurremo il numero di uscite al ristorante. Oppure ci rassegneremo a pagare di più.