Avere un allevamento di maiali “in linea d’aria” col ristorante potrebbe essere vantaggioso per dimostrare “l’origine” delle costolette sul menu. Però forse l’odore di migliaia di suini stipati nello stesso posto rovina un po’ l’atmosfera. È il caso del “Da Domenico” a Spresiano, vicino Lovadina, che ha riscontrato un drastico calo di prenotazioni, ricondotto all’allevamento di maiali accanto: i clienti non ne vogliono sapere di mangiare fuori con un tanfo simile. Possiamo dar loro torto?
Con le nuove riaperture, previste per i ristoranti dotate di spazi esterni, sarebbe davvero assurdo non poter lavorare per colpa di una puzza nauseante: i titolari del locale hanno presentato un ricorso d’urgenza in Tribunale per chiedere la chiusura dell’allevamento di Lovadina, almeno fino a quando non si trovi una soluzione per i cattivi odori. E a sostenere la causa di “Da Domenico” sono anche altre attività e una quindicina di residenti: tutti confermano che il tanfo proveniente dall’allevamento è tale da percepirsi a chilometri di distanza.
6.500 maiali, per dire. Negli ultimi 5 anni quelle stalle erano sempre rimaste vuote, ma a febbraio di quest’anno l’azienda agricola Milani ha rilevato la struttura lungo il Piave e l’ha riempita di maiali, fino al limite consentito dall’Ulss 2. Il ristorante ha presentato anche un esposto ai carabinieri forestali di Treviso, per una perizia olfattometrica.
[ Fonte: Il Gazzettino di Treviso ]