Tutti pazzi per il pollo fritto a Londra, ma non è quello di KFC, bensì quello di Popeyes, il primo in UK. Attesissimo da quando è stato annunciato il suo arrivo a marzo di quest’anno, non ha deluso le aspettative e si è riempito di clienti da subito. Sito nel centro commerciale Westfield a Stratford, prende il posto della nota catena di pollo fritto Kentucky Fried Chicken; si trova di fronte a un McDonald’s al piano terra della food court di Westfield, e nella stessa area a breve aprirà un altro colosso del fast food americano come Wendy’s: un grande momento per i giganti del fast food.
Popeyes’s Louisianan fried chicken sandwich: la catena ha annunciato che questo ristorante è il primo di 350 che sorgeranno in tutto il Regno Unito nei prossimi anni. Sebbene Popeyes sia stata fondata a New Orleans nel 1972, è negli ultimi anni che ha raggiunto lo status riconosciuto a livello globale necessario per rendere fattibile un’espansione così ambiziosa. Ma il successo di Popeyes come azienda alimentare, scrive Eater, non deve portare a trascurare il fatto che sia fondato anche su pratiche spesso discutibili, salari bassi e approvvigionamento di ingredienti di bassa qualità. Né si può comprendere appieno il suo successo senza prima collocarlo nel contesto della storia razziale del pollo fritto in America.
I lavoratori sia negli allevamenti di pollame che in prima linea nei ristoranti sono quelli che sostengono il costo maggiore del successo del marchio: le richieste poste al personale in un lancio pubblicizzato come quello di Londra non sono commisurate al compenso offerto loro. Eppure, bassi costi significano prezzi bassi per un cibo deliberatamente progettato per attrarre la maggioranza esclusa da molte altre aree della ristorazione.