Perché Eataly, che affolla di megastore la parte emersa del pianeta tra Mosca, Seoul, San Paolo, Istanbul e Copenhagen, con cinque-negozi-cinque negli Stati Uniti, Il più recente a Los Angeles, non ha mai aperto a Londra, nella città più cosmopolita d’Europa?
La risposta è più semplice del previsto: era solo una questione di tempo. Si aspettava, per la precisione, di trovare una posizione strategica.
Ebbene, cosa ne ne dite di 4.000 metri quadrati a Broadgate, nei pressi della stazione di Liverpool street? Nel 2020, il primo Farinetti store del Regno Unito si troverà proprio lì, in piena zona residenziale di Londra.
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Tipico di Eataly, avranno già notato i più sgamati: aprire in zone bisognose di una lucidatina e diventare parte di quella rivalutazione, con ricadute positive per il valore dell’immobile.
Lo ha spiegato al Sole 24 Ore, usando altre parole, Andrea Guerra: “La cosa bella è che ormai il nostro marchio viene utilizzato per attirare gli altri e rilanciare il quartiere”.
Chissà chi scommetterà, da qui a due anni,
Il presidente esecutivo di Eataly scommette sul futuro di una zona che, a ben vedere, si trova a due passi da East London, “amatissima dai Millennials”, sottolinea Guerra.
Il contratto d’affitto per 42mila piedi quadrati, come dicono da quelle parti, è già stato firmato, in barba alla Brexit, che non sembra preoccupare la catena né rallentare l’espansione di Eataly all’estero, che prosegue indisturbata.
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Dopotutto Eataly ha aperto appena due settimane fa a Stoccolma e entro la fine del 2019 taglierà il nastro a Las Vegas, Parigi e Toronto.
E in Italia? Le previsioni parlano di un’apertura a Verona, tra un anno e mezzo. Tutto nei piani: “Il 2018 sarà per noi il primo anno in cui il fatturato estero supererà quello in Italia”, ha commentato Guerra.
[Crediti | Il Sole 24 Ore ]