La Regione Lombardia ha lanciato la sua proposta: oltre al coprifuoco dalle ore 23 di sera alle ore 5 di mattina, anche la chiusura dei centri commerciali il sabato e la domenica, con l’esclusione degli esercizi commerciali che si occupano di generi alimentari e beni di prima necessità. E pare che il Governo e Speranza siano d’accordo nell’attuare queste misure più restrittive.
Il fatto è che la curva epidemiologica in Lombardia sta risalendo velocemente, motivo per cui i sindaci dei capoluoghi della regione, il presidente della Regione Attilio Fontana, il presidente dell’Anci Mauro Guerra e i capigruppo di maggioranza e opposizione hanno proposto al Governo delle norme ancora più restrittive per il loro territorio rispetto al DPCM varato dal Governo. Nel dettaglio si tratterebbe di:
- vietare le attività e gli spostamenti (tranne i casi eccezionali per motivi di salute, lavoro e comprovata necessità) su tutto il territorio lombardo dalle 23 alle 5 del mattino, il coprifuoco in pratica. Il tutto a partire da giovedì 22 ottobre
- chiudere il sabato e la domenica la media e grande distribuzione commerciale, con eccezione per gli esercizi di generi alimentari e prima necessità
Il tutto nel tentativo di evitare un nuovo lockdown. Ma non è finita qui. Se nel corso dei prossimi giorni in Lombardia si superassero i 150 ricoveri in terapia intensiva per Coronavirus, ecco che verranno riperti gli ospedali alla Fiere di Milano e di Bergamo.