Guai a insinuare che Francesco Lollobrigida non sia una persona attenta e pratica. Un esempio? Pare che abbia interpretato talmente alla lettera gli inviti dei suoi detrattori a “occuparsi di affari equini” da decidere di portare l’ippica al G7 dell’Agricoltura, in programma settembre prossimo in quel di Siracusa.
Francesco Lollobrigida è in altre parole un uomo del popolo e per il popolo, che raccoglie persino la voce dei suoi critici e la trasforma in fertilissime iniziative. Basti guardare al nuovo corso dell’ippica, dicevamo in apertura di articolo: “L’ippica negli ultimi anni è stata totalmente abbandonata” ha dichiarato in un recente intervento alla Consulta dell’ippica tenutasi presso il Masaf. “È stata sempre considerata fastidiosa, invece per noi può diventare una risorsa economica per il Paese”.
Francesco Lollobrigida e il nuovo corso dell’ippica
Si scherza, naturalmente – siamo certi che dietro la nuova missione di Lollobrigida non ci sia l’interpretazione letterale di qualche (sgarbato, beninteso) invito, ma una solida strategia. Quale? Beh, questo è ancora da scoprire. “Quando mi sono insediato mi hanno consigliato di non occuparmi tanto di ippica perché “sono solo rogne”” ha continuato il ministro dell’Agricoltura “invece visto che viene considerato un territorio difficile ho deciso di dedicarci tempo”.
Da queste prime dichiarazioni non è chiaro se ad attirare Lollobrigida sia stata effettivamente la percepita difficoltà dell’impresa o, più banalmente, la volontà di sanare i conti. Conti che, è bene notarlo, non tornano: “Ho trovato un buco di 45 milioni nella cassa dei pagamenti, ne abbiamo già recuperati 9, non mi sembra poco” spiega ancora il ministro-cognato di Giorgia Meloni. “Noi agli ippodromi diamo tanti soldi, ora è giusto che ci venga detto come vengono spesi per migliorare la qualità del prodotto”.
E non c’è prodotto che si rispetti che non venga innestato su di una solidissima campagna di comunicazione. La domanda, tuttavia, sorge spontanea – come possiamo fare parlare più di ippica? Lollobrigida ha già pensato a tutto: “E per far parlare sempre più di ippica stiamo pensando, in occasione del G7 dell’Agricoltura di settembre prossimo a Siracusa, di organizzare un grande evento, magari proprio una corsa, all’ippodromo del Mediterraneo”.
Che c’entra l’ippica con l’agricoltura? Beh, innanzitutto i cavalli sono animali, e con il termine “settore primario” si intendono anche gli allevamenti, e negli allevamenti è possibile trovare degli animali. Scacco matto: al G7 rischiamo di essere indicati come fanalino di coda del mondo per quanto concerne la carne coltivata, ma almeno ci sarà una corsa di cavalli a cui assistere.