L’olio “Taggiasco IGP” non era nemmeno Made in Italy: la truffa da Albenga

Truffa alimentare, evasione fiscale e probabile assunzione di personale in nero: sotto inchiesta un agriturismo ligure.

L’olio “Taggiasco IGP” non era nemmeno Made in Italy: la truffa da Albenga

Dopo lo scandalo del “pomodoro italiano” non italiano nel Regno Unito, arriva in Italia la truffa dell’olio taggiasco che in realtà non era neanche Made in Italy. Il nuovo imbroglio alimentare è stato scoperto in Liguria dalla Guardia di Finanza; la zona precisa è quella di Albenga, comune della provincia di Savona. L’accusa mossa alla coppia di coniugi titolari dell’azienda è di frode nell’esercizio del commercio, nonché di evasione fiscale per una somma pari a mezzo milione di euro. L’indagine ha portato alla luce anche la vendita in nero di olio d’oliva per una cifra di 230mila euro e, secondo alcune fonti, la presenza nell’azienda di una persona “assunta” in nero.

Il falso olio taggiasco

olive taggiasche

Nell’ambito di un’indagine contro le frodi nel settore alimentare, la GdF del comando provinciale di Savona ha rivelato diverse irregolarità nella produzione e commercializzazione di olio d’oliva presunto taggiasco e italiano. L’agriturismo sotto indagine, gestito da una coppia, avrebbe immesso sul mercato olio spacciato per 100% taggiasco, imbottigliato inoltre con simboli e riferimenti ingannevoli al Made in Italy.

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Ingannevoli perché l’indagine rivela che l’olio non era né italiano, né tantomeno fatto con olive taggiasche. L’origine dell’oro verde sotto inchiesta, venduto in quantità che superano i 18.000 litri, era infatti comunitaria, ben lontana quindi dalla provenienza nazionale (figuriamoci locale). L’oliva taggiasca, tipica proprio della Liguria, dal 2023 è protetta dalla denominazione IGP che ne specifica le caratteristiche.

I gestori sono stati segnalati all’autorità giudiziaria che li ha rinviati a giudizio presso il tribunale competente, a Savona. Dovranno rispondere dei già citati reati, che rientrano nella sfera del penale e del finanziario. In aggiunta, all’interno dell’agriturismo sarebbe anche emersa la presenza di un lavoratore irregolare.