Crescita in quel d’Oltralpe. Lo stracchino Nonno Nanni si espande “mangiandosi” il gruppo caseario Italat France, specializzato nell’esportazione della gastronomia made in Italy – formaggi, com’è ovvio, ma non solo: anche salumi, pasta, farina… – e con sede presso il famoso Mercato internazionale di Rungis, a pochi passi da Parigi.
Il gruppo francese può vantare circa 25 anni di esperienza nel proprio settore di competenza e nel 2023 è riuscito a fare registrare un giro d’affari dal valore complessivo anche superiore ai 5 milioni di euro.
Vale la pena sottolineare che la stretta di mano tra le due realtà era di fatto già stata ventilata durante la sessantesima edizione di Sial Paris, tenutasi solamente lo scorso ottobre nella capitale francese; e rappresenta un importante tassello nel futuro del brand veneto.
I piani per il futuro dello stracchino Nonno Nanni
L’obiettivo primario, stando a quanto lasciato trapelare dalla stessa azienda, è quello di rafforzare già nel breve periodo la propria presenza nel contesto francese: come già accennato in apertura di articolo la sede del gruppo Italat France sorge nel cuore del prestigioso mercato internazionale di Rungis, che di fatto costituisce un vero e proprio punto di riferimento per centinaia di ristoratori, grossisti e proprietari di negozi di alimentari specializzati nel trattare prodotti italiani.
Questa è la strategia dichiarata, dunque. Alla crescita di notorietà andrà ovviamente ad accompagnarsi un aumento dell’accessibilità di gamma: “L’acquisizione di Italat France” ha spiegato Silvia Lazzarin, presidente di Nonno Nanni “è volta a fortificare la nostra posizione strategica nel mercato francese ed internazionale, ampliando ulteriormente le nostre capacità di crescita e sviluppo”.
La stessa presidente ha voluto sottolineare come le due realtà siano di fatto accomunate da una serie di valori condivisi. “Questa operazione rappresenta anche un impegno concreto nel portare oltreconfine i nostri prodotti” ha concluso Lazzarin, “anche grazie ai rapporti consolidati, curati e gestiti da Italat France”.