L’Italia parte alla conquista degli Stati Uniti e lo fa con lo spritz, appena entrato nella classifica dei cocktail più amati negli USA. Scherzi a parte, anche se negli USA Martini e margarita sono ancora i cocktail preferiti dalla gente, ecco che lo Spritz si sta facendo prepotentemente strada verso la vetta della classifica. Per qualche motivo questo cocktail a base di Prosecco, soda e un liquore come il Campari o l’Aperol è cresciuto così tanto in popolarità da essere riuscito a entrare nella top ten dei cocktail più ordinati nei bar degli Stati Uniti.
Lo Spritz ha stregato gli americani
Questa è una prima assoluta per lo Spritz: è la prima volta, infatti, che è entrato a far parte di questa classifica. Di sicuro un po’ questo è merito del fatto che non è più considerato come una semplice bevanda estiva. E poi anche perché è facile da personalizzare.
Poi c’è anche da considerare un fatto: lo spirito di contraddizione presente fra USA e UK. Cosa c’entra con lo Spritz? C’entra tutto. Qualche settimana fa gli inglesi se ne erano usciti fuori sostenendo che Champagne e Aperol Spritz fossero ormai troppo demodè e adesso negli USA lo Spritz entra nella top 10 dei cocktail più amati. Coincidenze? Non crediamo.
Ma torniamo negli USA. I baristi americani si stanno divertendo a sperimentare, utilizzando liquori o succhi diversi al posto del Campari o dell’Aperol. E la cosa pare che sia piaciuta ai commensali, tanto che le vendite di Spritz quest’anno hanno iniziato a crescere un mese prima del solito, già ad aprile. E anche a gennaio, il mese del picco in negativo per le vendite dello Spritz, in realtà ha visto uno strano raddoppoio delle vendite rispetto all’anno passato.
Secondo Matthew Crompton, direttore regionale di CGA by NIQ, il fascino colorato dello Spritz sta anche nel fatto che si adatta a parecchie altre tendenze di consumo. Inoltre è molto versatile: è a basso contenuto di alcol, veloce da bere e si sposa bene con i video su TikTok e Instagram.
C’è anche da dire che gli americani hanno visto comparire costantemente lo Spritz nella serie The White Lotus della HBO e da lì hanno iniziato a ordinarlo sempre di più. quasi come se il fatto di essere presente in una serie TV di successo gli desse una maggior “credibilità culturale”.
A confermare il tutto ci ha pensato anche il Gruppo Campari, il quale produce anche l’Aperol. In un recente report ha ammesso che le vendite negli USA sono aumentate del 9,1% nel corso dei primi nove mesi del 2023. Secondo Andrea Sengara, dirigente di Campari, la crescita è anche dovuta al fatto che gli americani apprezzano la cultura italiana e sono stati conquistati dal rituale dell’aperitivo.
Poi, vabbè, c’è anche il fatto che i prodotti Campari hanno sponsorizzato il festival musicale Coachella in California e gli US Open, quindi ci sta una maggior visibilità.
Curiosamente, mentre Campari, Aperol e Spritz conquistano gli USA, ecco che Sting ha deciso di lanciare un nuovo liquore italiano, l’Amante1530 che, però, rispetto a Campari e Aperol ha un minor tasso alcolico, meno zucchero e un finale più sottile. In una sorta di altalena alcolica, ecco che mentre lo Spritz si accinge a conquistare gli USA, magari Sting si prefigge di conquistare l’Italia con il suo nuovo amaro.
Quello che è certo è che tale mercato ha un forte potenziale: la categoria degli Spritz è in forte ascesa e i britannici dovranno farsene una ragione.