Lo chef tv Alessandro Circiello corre in aiuto di Lollobrigida: “Anche nel Medioevo i poveri mangiavano meglio”

Lo chef Alessandro Circiello ha dato il suo sostegno a Francesco Lollobrigida sostenendo che i poveri mangiano meglio dei ricchi. E fa l'esempio del Medioevo

Lo chef tv Alessandro Circiello corre in aiuto di Lollobrigida: “Anche nel Medioevo i poveri mangiavano meglio”

Anche lo chef tv Alessandro Circiello ha dato il suo sostegno a quanto dichiarato da Francesco Lollobrigida (ricordate? La storia seconda la quale i poveri mangiano meglio dei ricchi). Lo chef, membro del deTaSiN, il Tavolo tecnico sulla Sicurezza Nutrizionale del Ministero della Salute, ha dichiarato che non capisce la polemica sorta nei confronti del ministro dell’Agricoltura. E per ribadire questa tesi ha pensato bene di fare l’esempio del Medioevo: secondo lo chef nel Medioevo i ricchi soffrivano di malattie come la gotta perché mangiavano troppa carne e cibo, mentre i poveri no perché si affidavano ad un’alimentazione più povera e sana.

Secondo lo chef Circiello nel Medioevo i poveri mangiavano meglio dei ricchi

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Solo io noto una narrazione leggermente fiabesca ed edulcorata dello stile di vita delle classi sociali del Medioevo? Ma non affrettiamoci. Secondo lo chef il concetto espresso da Lollobrigida, secondo il quale “spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi” non è sbagliato in quanto “non bisogna essere necessariamente ricchi per mangiare bene, sano e gustoso”.

Questo perché, sempre secondo lo chef, la nostra alimentazione si basa su “prodotti poveri e ricette tradizionali contadine, famose nel mondo e basate su cibi che hanno un basso impatto ambientale ed economico, ma che forniscono tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno”.

Lo chef ha poi continuato sostenendo che i legumi, in virtù delle loro proteine vegetali nobili, quando associati ai cereali, hanno lo stesso impatto sul nostro corpo di una bistecca, cosa fra l’altro sostenuta già negli anni Sessanta dagli scienziati americani Ancel Keys e Margaret Haney, teorici della dieta Mediterranea.

Ok, forse qui sta il problema: mettere sullo stesso piano la dieta Mediterranea e l’alimentazione del Medioevo. Perché sono due cose ben diverse. Nel suo intervento Circiello continua, poi, parlando della dieta Mediterranea basata sulla cucina tradizionale, sulla stagionalità, sulle economie di piccola scala, sul riciclo e ulle produzioni locali, cioè su cibi sani prodotti a buon mercato e Made in Italy.

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Il fatto è, però, che per sostenere la sua tesi secondo la quale “l’alimentazione dei ricchi è sempre stata diversa da quella dei poveri, ma non per questo necessariamente migliore”, ecco che tira fuori l’esempio del Medioevo.

Secondo lo chef, infatti, nel Medioevo, non erano i poveri a soffrire di malattie causate da un’alimentazione scorretta, bensì erano i ricchi che spesso soffrivano di gotta perché mangiavano troppa carne. Eh beh, certo, ma da ricordi scolastici rammento che durante il Medioevo non è che i poveri non mangiassero carne per scelta, ma semplicemente non potevano mangiarla perché o non avevano i mezzi per andare a caccia o non potevano proprio cacciare nelle terre dei loro signori, pena la perdita di qualche arto se venivano colti sul fatto.

Circiello ha poi continuato il suo esempio: i poveri non sapevano neanche dell’esistenza di tali malattie in quanto si alimentavano “in modo semplice con molti legumi, frutta e verdure”. Inoltre “erano spesso in movimento. Un lavoro molto fisico, duro, a volte faticosissimo”. Che dire, una visione alquanto fiabesca del modo di vivere di ricchi e poveri durante il Medioevo.

I poveri erano costretti a mangiare più legumi e verdure perché non avevano altro da mangiare. Anzi: spesso non mangiavano neanche quello, dovendosi accontentare di far bollire erbacce, cortecce o suole delle scarpe. E anche il fatto che fossero costantemente in movimento, non è che lo facessero per piacere o diletto: o così o morivano. Senza poi scomodare la questione che le aspettative di vita nel Medioevo erano alquanto più basse rispetto ad ora. Nel Medioevo i poveri letteralmente morivano di fame.

[Crediti Foto | Internet Archive Book Images, No restrictions, via Wikimedia Commons]