Lo chef Daniel Sancho ha ucciso e smembrato un chirurgo, ma si salva dalla pena di morte

Il figlio d'arte e chef Daniel Sancho si è salvato dalla pena di morte per omicidio (in vigore nel Paese in cui è stato processato) solamente per un cavillo.

Lo chef Daniel Sancho ha ucciso e smembrato un chirurgo, ma si salva dalla pena di morte

Un episodio davvero agghiacciante quello che vede coinvolto il figlio d’arte nonché chef Daniel Sancho. Un caso di cronaca nera difficile da descrivere e difficile da considerare vero e non cinematografico: il giovane, popolare su Youtube, ha commesso un efferato omicidio ed è appena arrivata la sentenza dopo il processo subito.

Parlare di omicidio, effettivamente, è piuttosto riduttivo: il chirurgo poco più che quarantenne è stato ucciso e fatto a pezzi, e sparpagliato tra mare e costa dell’isola thailandese di Koh Phangan. Per un soffio ha evitato la pena di morte, per essere tuttavia condannato all’ergastolo.

Uno chef killer, un attore spagnolo, e un chirurgo

Non è l’inizio di una battuta ma la descrizione esatta del terribile contesto di cronaca che sta facendo il giro del mondo. Daniel Sancho Bronchalo è uno chef di trent’anni piuttosto famoso su Youtube grazie alle ricette che propone agli utenti che lo seguono, ed è anche il figlio di Rodolfo Sancho ovvero un celebre e amatissimo attore spagnolo (apprezzato soprattutto nella serie Isabel). Infine, la vittima: il chirurgo colombiano Edwin Arrieta Arteaga, morto, per mano dello chef, all’età di quarantaquattro anni. L’accanimento dell’omicida sulla propria vittima ha spinto i familiari ha raccomandare l’ergastolo, tuttavia Sancho ha evitato la pena di morte, sentenza ancora in vigore in Thailandia.

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Le dinamiche dell’omicidio non sono chiarissime ma sembra che lo chef, quel 2 agosto 2023, fosse in compagnia del chirurgo e avesse rifiutato avances sessuali da parte di quest’ultimo. Ne seguì una colluttazione, conclusa (racconta Sancho durante il processo) con Edwin Arrieta Arteaga che sbatte violentemente la testa sul bordo di una vasca da bagno. A morte sopraggiunta, presumibilmente a causa del trauma da impatto, lo chef si è poi sbarazzato del corpo tagliandolo a pezzi e gettandone le parti sia in mare sia sulla terraferma. L’aver confessato lo smembramento del corpo è l’unica cosa che lo ha risparmiato dalla pena di morte.