Rapide le indagini in Francia. A fine dicembre vi ricordate che si era parlato della vicenda dello chef accusato di violenza e nonnismo a Biarritz? Ebbene: adesso la Procura ha già scagionato chef Aurelien Largeau sostenendo che nella vicenda non vi fossero elementi di rilevanza penale.
Chef Aurelien Largeau scagionato dalle accuse di nonnismo
Questa storia risale a dicembre. Immagini e video pubblicati sui social, ma poi rimossi, facevano vedere un giovane commis legato a una sedia, nudo. Alcuni dei colleghi che erano presenti durante il fatto, avevano parlato di “una mela in bocca e una carota nel fondoschiena”. Nonostante i video fossero stati rimossi, ecco che l’Hyatt Group, proprietario del ristorante stellato dell’Hotel du Palais, aveva deciso di giocare d’anticipo.
Tramite una nota stampa ufficiale aveva subito preso le distanze dal suo chef, annunciando che dal 21 dicembre era stato interrotto il loro rapporto di lavoro proprio a causa di “un incidente preoccupante avvenuto nei locali dell’hotel e alle immagini che circolavano”.
Lo chef, dal canto suo, sin da subito aveva smentito le accuse, parlando di “dichiarazioni false e diffamatorie e un attacco mostruoso al mio onore e alle mie formidabili squadre”. A confermare la tesi di Largeau, poi era stato anche lo stesso commis, la presunta vittima. Durante un’intervista, infatti, aveva parlato di “uno scherzo fra amici” a cui si era prestato volontariamente visto che quello era il suo ultimo giorno di lavoro.
Nel frattempo, intanto, il tribunale portava avanti le sue indagini. E in tempi abbastanza veloci ecco che la Procura ha stabilito la sua sentenza. La Procura ha spiegato di aver agito così rapidamente proprio a causa del caos mediatico scatenato dalla vicenda. Non avendo trovato alcun elemento di rilevanza penale, ecco che la Procura ha deciso di scagionare del tutto lo chef.
Nella nota stampa diramata dalla Procura, viene spiegato che l’indagine preliminare messa in atto, volta a capire se le accuse fossero vere o false, ha permesso di stabilire in maniera molto veloce che il commis, il quale fra l’altro non aveva sporto denuncia, era stato solamente il protagonista, consapevole e volontario, di una messinscena messa in atto durante il suo ultimo giorno di lavoro. Quindi si trattava di un momento ludico, goliardico, non di un episodio di nonnismo.
Durante i colloqui e le indagini, poi, è emerso che né lo chef Largeau né qualsiasi altro membro dello staff avessero esercitato alcun tipo di costrizione, obbligo, violenza o aggressione sessuale nei confronti del commis. Anzi: la Procura parla di violazione della presunzione d’innocenza.
Staremo ora a vedere se lo chef prenderà qualche provvedimento nei confronti dell’Hyatt Group che lo ha licenziato per un reato non commesso.