È pressoché impossibile parlare di Château Miraval senza citare l’aspro dramma legale che da circa un paio di anni a questa parte coinvolge Brad Pitt e la sua ormai ex moglie Angelina Jolie: il vigneto francese, acquistato dai Brangelina nell’ormai lontano 2008, è infatti diventato simbolo e protagonista del caustico divorzio della coppia, con i due impegnati a contendersi la proprietà e le ultime novità – risalenti solo all’inizio di febbraio – che vedono Brad Pitt in (lieve) vantaggio.
Al di là di litigi (post?)matrimoniali, multe dal fisco e dichiarazioni avvelenate, è tuttavia bene ricordare che Château Miraval rimane anche e soprattutto come la prima di diverse incursioni di Brad Pitt nel mondo del vino – tant’è che il suo Champagne verrà servito (per il terzo anno consecutivo) al Dolby Theatre di Los Angeles il 10 di marzo, in occasione della cerimonia degli Oscar.
Brad Pitt agli Oscar, ma non in veste di attore
I nostri lettori più attenti alle faccende hollywoodiane ricorderanno che, a onore del vero, non si tratta affatto della prima volta: il Fleur de Miraval, lo Champagne di Brad Pitt frutto di una collaborazione con la famiglia Perrin, proprietaria dello Château Beaucastel a Châteauneuf-du-Pape, e i Péters dello Champagne, fu già servito un paio di anni fa nella stessa occasione, dando di fatto il via a un ciclo fortunato di presenze consecutive alla cerimonia degli Oscar.
A onore del vero è bene riconoscere che la Maison Fleur de Miraval è di fatto l’unico produttore di Champagne dedicato esclusivamente al rosé, e che come accennato poco fa si tratterà del terzo anno consecutivo in cui verrà servito agli Oscar spodestando la lunga partnership (sette anni, a essere ben precisi) degli Academy Awards con le bollicine di casa Piper-Heidsieck.
Una soddisfazione notevole per Brad Pitt, ne siamo certi – sia dal punto di vista professionale che da quello più maliziosamente personale: come la prenderà Angelina Jolie, che solo la scorsa estate aveva accusato l’ormai ex marito di occuparsi “di illusioni, ma di certo non di terra e uva”?
Vale per di più la pena notare che la fortuna di Fleur de Miraval non si sta traducendo solamente in una ormai affermata presenza agli Oscar, che i più cinici potrebbero archiviare come diretta conseguenza della notorietà di Brad Pitt: la Maison ha di recente ampliato la propria offerta rilasciando il Petit Fleur, etichetta presentata come “più accessibile”.
“Tutti conosciamo Brad Pitt come un incredibile artista del grande schermo” ha spiegato Marc Perrin. “La sua dedizione alle arti e al suo mestiere corrisponde alla dedizione della nostra famiglia all’arte della vinificazione. Insieme a lui, e con l’aiuto di Rodolphe Péters – le cui radici affondano nel cuore dello Champagne – siamo stati in grado di creare, sviluppare e far crescere l’offerta di questa Maison unica”.