Una villa nella periferia di Livorno, di proprietà di uno chef, completamente adibita alla coltivazione, essicazione, confezionamento e stoccaggio di marijuana: è quanto hanno sequestrato gli agenti della Guardia di Finanza, in seguito a un primo arresto del proprietario del locale avvenuto nel settembre 2020 per traffico illecito di droga.
Come accennato, l’intera proprietà aveva esclusivamente la funzione di laboratorio per la trasformazione dello stupefacente, tanto da poter contare addirittura su di un impianto fotovoltaico per la produzione dell’energia elettrica necessaria alla coltivazione. Le fiamme gialle hanno sequestrato, oltre alla villa in questione e i terreni annessi, ben 704 piantine e 8 chili e 600 grammi già pronti per la vendita. Dopo l’arresto per traffico illecito di droga del 2020 citato in apertura, la Guardia di Finanza si è impegnata nell’accertare i guadagni dell’attività di spaccio, individuando i beni immobili acquistati con i guadagni e presentando una proposta di sequestro preventivo.