È morto un cassiere di Livorno a soli 39 anni, mentre aspettava in ospedale che gli facessero il tampone. Lo screening ha rivelato in seguito che l’uomo era positivo al Covid-19.
Jonathan Mangone era un grande tifoso degli amaranto del Livorno ed era tra coloro che chiedeva ai clienti del suo supermercato, attraverso diversi appelli sui social: “I negozi di alimentari rimangono sempre aperti, non assaliteci, non venite di corsa. Siamo e saremo sempre aperti ma rispettate anche il servizio che facciamo, con educazione“. Lo scriveva ancora a Marzo, a inizio emergenza, su Facebook: “Dovete aiutare anche noi, siamo anche noi a rischio e lo siamo per non farvi mancare nulla”.
Poi ha iniziato ad avere febbre alta e dolori articolari: aveva richiesto di fare il tampone e l’ha aspettato per quattro giorni, dopo che gli avevano detto di attendere fino a lunedì.
Ma il commesso non ce l’ha fatta ed è morto questo sabato sera in ospedale. Il test post-mortem ha confermato che era positivo al Covid. La storia è stata raccontata al Tirreno dai familiari, che hanno annunciato un esposto in Procura.
“Da giorni Jonathan aveva la febbre alta – racconta la famiglia – ma il medico di famiglia ci ha risposto che solo lunedì avrebbe fatto il tampone, se non si fosse sentito meglio”. I soccorsi sono arrivati mentre l’uomo stava perdendo conoscenza sabato pomeriggio, a causa di un problema cardiaco, e lo hanno rianimato una prima volta. In ambulanza Mangone ha avuto un altro infarto. Sabato sera, dopo essere stato ricoverato in ospedale, il suo cuore alla fine non ha più retto.
Sui social lo salutano i tifosi della squadra che lui amava tanto: “Oggi solo silenzio, R.i.p Jonny”.
[ Fonte: Il Corriere della Sera ]