L’Irlanda dichiara guerra all’alcol: dopo le etichette arriva lo stop alle pubblicità

Dopo le etichette che mettono in guardia sugli effetti del consumo di alcol, l'Irlanda punta a bandire le pubblicità di alcolici.

L’Irlanda dichiara guerra all’alcol: dopo le etichette arriva lo stop alle pubblicità

In principio furono le etichette. Etichette “salutiste”, o più generalmente “anti alcol“, le definì il solido fronte di oppositori nostrani, capeggiato da un Ministro Lollobrigida in scivolata sulle indicazioni del Ministero della Salute e da Alessandra Mussolini attaccata – letteralmente – alla bottiglia in una eloquentissima difesa del vino nostrano; etichette che “non fanno differenza tra l’uso e l’abuso” (vecchio asso pigliatutto, quest’ultimo). Noi, più banalmente, le chiamammo “etichette con informazioni sulla salute”, e in Irlanda sono realtà da questa primavera.

Ora il secondo colpo: a partire dall’ormai vicino 2025, in Irlanda non si potranno più trasmettere pubblicità di vino, birra o altri prodotti con alcol in televisione. La notizia arriva direttamente dal Dipartimento della Salute. Sarebbe facile e fin troppo comodo strumentalizzare il tutto bollandola come “crociata proibizionista”, ma in realtà una voce controcorrente in una società che ha sempre tollerato con fin troppa licenza l’alzare il gomito è sintomo di un cambiamento salutare.

Irlanda e alcol: la nuova norma sulle pubblicità

vino

Ma torniamo a noi – le etichette “con informazioni sulla salute” sono roba vecchia, il nuovo giocattolino scintillante è, per l’appunto, il divieto alle pubblicità televisive a partire dalle tre del mattino e fino alle 21. La messa al bando entrerà in vigore, come accennato, a partire dal 10 gennaio 2025; e stando a quanto lasciato trapelare dalle fonti locali, il divieto andrà a coinvolgere anche la ragio nei giorni feriali tra le tre del pomeriggio e le dieci del mattino successivo.

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Numeri alla mano, l’Irlanda ha fondamentalmente messo fuori legge le pubblicità sull’alcol per la maggior parte della giornata, fatta eccezione – per quanto riguarda la televisione – per la fascia serale. Facile intuire, dunque, che la legge sia stata ideata anche e soprattutto con la popolazione più giovane in mente.

“Le prove sono chiare: la pubblicità dei prodotti alcolici aumenta la probabilità che i giovani inizino a bere alcolici o, se già bevono, a berne di più” ha commentato a tal proposito un portavoce del Dipartimento della Salute. “In questo momento, Diageo è il quarto inserzionista televisivo per bambini” ha invece spiegato la Dott.ssa Sheila Gilheany, CEO di Alcohol Action Ireland (AAI) “quindi avere un orario prima del quale non si possono trasmettere pubblicità di alcolici è un passo davvero importante nel nostro tentativo di ridurre l’esposizione dei bambini all’alcol, così come anche della popolazione in generale”.

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E la popolazione locale, è bene notarlo, pare ampiamente d’accordo con la trovata delle autorità sanitarie: secondo un sondaggio risalente al 2021 lanciato da AAI in collaborazione con il Governo d’Irlanda, il 70% dei cittadini intervistati si è detto favorevole a una eventuale interruzione delle pubblicità di alcolici in TV prima delle ore 21.