L’inquietante verità su Ambrogio dei Ferrero Rocher secondo Cartoni Morti

Quel leggero languorino che, per una volta, Ambrogio non asseconda con il solito Ferrero Rocher. Nella satira di Cartoni Morti, l'iconico autista mostra la sua vera personalità.

L’inquietante verità su Ambrogio dei Ferrero Rocher secondo Cartoni Morti

Solo Cartoni Morti di Andrea Lorenzon, il format irriverente di cortometraggi in stile minimal che sovente tira in ballo cibo e personaggi del mondo food, poteva rivisitare la figura di Ambrogio in chiave contemporanea. Esatto, proprio l’Ambrogio dei Ferrero Rocher, ovvero i cioccolatini avvolti nella stagnola dorata e con una nocciola intera nel cuore. Da semplice autista che vizia la lady in giallo ovunque lei si trovi (in macchina, durante un’asta), diventa un dipendente stanco che fa notare alla datrice di lavoro i vizi egoisti.

Insomma come quelle favole moderne che rivedono i classici (Cenerentola che si rivolge al sindacato perché sfruttata in casa propria, o i Sette nani che denunciano Biancaneve per caporalato e body shaming): altro che autista servile, Ambrogio in Cartoni Morti rappresenta il lavoratore che si ribella alla richieste esagerate e nonsense del datore.

Avverto un leggero languorino

ambrogio-ferrero-rocher-spotSpot Ferrero Rocher – 1992

Poteva essere di ben altro spessore la satira su una delle pubblicità più famose dagli anni Novanta: quel “Ambrogio, avverto un leggero languorino” (lo ricordate, sì?) ha un potenziale da film di Vanzina o da Rocco Siffredi, eppure Cartoni Morti hanno scelto il realismo. In fondo, se Ambrogio si è fatto trovare pronto con una piramide di Ferrero Rocher nel vano della Rolls Royce, è perché è abituato alle richieste assurde della propria “Signora”.

Ferrero Rocher: storia e simbologia del cioccolatino più venduto al mondo Ferrero Rocher: storia e simbologia del cioccolatino più venduto al mondo

Ecco quindi che non si mostra più servile e accomodante, ma punta i piedi negando alla Signora l’ennesimo cioccolatino in poche ore. Perché sta esagerando, non va bene per la salute, e soprattutto è un problema inventare ogni volta dispositivi diversi per far comparire ovunque i Ferrero Rocher. Giustamente, la Signora, chiede a questo Ambrogio come mai si fosse complicato così tanto la vita quando sarebbe bastato tenerli in tasca: “ma così si sciolgono, Signora!“. Non fa una piega.

Ambrogio youtuber

ambrogio-cartoni-morti-mela

Anche se siamo nel salotto della Signora e non più nell’iconica macchina come nello spot del 1992, i Ferrero Rocher spuntano dal pavimento elegantemente racchiusi in un’alzatina di vetro. Tutto merito di Ambrogio che, a spese della datrice di lavoro, si inventa marchingegni per poterla accontentare in ogni luogo lei si trovi. Tutto orgoglioso, Ambrogio spiega che a volte è davvero complicato ideare e realizzare i progetti: “stavo pensando di aprire un canale Youtube per mostrare come si fanno“. Altro segnale che i tempi sono cambiati: il lavoratore non è assoggettato ma ha progetti di vita e ha “spirito di iniziativa“, nonché quella vena egocentrica concessa dai Social Network.

Geniale, infine, la controproposta di Ambrogio alle richieste della Signora: una mela al posto del Ferrero Rocher, che lei rifiuta anche dopo che l’autista si offre di sbucciargliela (come una mamma con il bimbo capriccioso). E, con una mela, si chiude l’episodio di Cartoni Morti: qualcosa va storto, e il marchingegno escogitato da Ambrogio per dare alla Signora una mela al posto del cioccolatino distrugge tutto e investe una persona.