L’industria del food trema: Jack Ma ha appena registrato il marchio “Ma’s Kitchen”

Jack Ma, fondatore di Ali Baba, riparte con un'azienda di alimenti preconfezionati: Ma’s Kitchen.

L’industria del food trema: Jack Ma ha appena registrato il marchio “Ma’s Kitchen”

Jack Ma inventa e si reinventa – il più recente capitolo del celebre imprenditore cinese è “Ma’s Kitchen”, un marchio specializzato nella produzione (e vendita, beninteso) di alimenti preconfezionati, settore che ha vissuto una floridissima impennata nel Paese del Dragone durante e in seguito al periodo pandemico.

Per quanto il peso mediatico – così come quello economico – di Mr Alibaba in persona sia naturalmente notevole, sono pochi i dettagli lasciati trapelare fino a ora: stando ai dati forniti dal database Qichacha Ma’s Kitchen (contrazione di “Hangzhou Ma’s Kitchen Food”) è stata costituita proprio in quel di Hangzhou, città natale dello stesso Jack Ma, e può vantare un capitale iniziale di 10 milioni di yuan (equivalenti grossomodo a 1,3 milioni di euro).

Jack Ma si reinventa con gli alimenti preconfezionati: tutti i dettagli su Ma’s Kitchen

spesa

Come accennato nelle righe precedenti Ma’s Kitchen andrà a operare nel ramo della vendita di alimenti preconfezionati e di “prodotti agricoli commestibili”, come riportato dalla CNNÈ per di più bene notare che, stando ancora ai dati di Qichacha, l’azienda è di fatto interamente di proprietà di un secondo marchio denominato Hangzhou Dajingtou No. 22 Arts and Culture, di cui Jack Ma detiene il 99,9% della proprietà.

Rimangono pochi, per non dire pressoché inesistenti, i dettagli sul modello di business o sulle tipologie di alimenti messe in vendita; anche se la lettura delle principali testate internazionali è che Jack Ma abbia intenzione di intercettare il sopracitato boom degli alimenti preconfezionati che sta scuotendo il Paese del Dragone.

Numeri alla mano, Euromonitor International ha calcolato che lo scorso anno il settore dei piatti pronti – con cui, tanto per intenderci, si intendono quei prodotti da scaldare e consumare – ha raggiunto un valore complessivo di circa 71,9 miliardi di yuan (equivalenti a grossomodo 9,1 miliardi di euro), forte di una crescita del 28% rispetto al 2018.

Una performance che trova piena risonanza anche nella domanda di altri tipi di alimenti preconfezionati, come i cosiddetti kit pasto (pensate alle insalate preconfezionate nei banchi frigo che, per essere consumate, richiedono semplicemente di essere condite e mischiate), il cui valore è quasi triplicato da 10,6 miliardi di yuan (1,3 miliardi di euro) nel 2018 a 29,1 miliardi di yuan (3,7 miliardi di euro) nel 2022.

Insomma, nonostante la nuova trovata di Jack Ma si muova ancora nell’ombra, pare chiaro che sia nata con l’intenzione di abitare uno spazio decisamente florido. “I pasti confezionati stanno diventando sempre più popolari” ha spiegato a tal proposito Ben Cavender, amministratore delegato di China Market Research Group, in una breve intervista alla CNN. “”I consumatori in alcuni casi scelgono questi pasti per motivi economici, ma anche per la varietà di scelta e mancanza di tempo”.