Il genoma del limone Femmeniello siracusano è stato completamente sequenziato dall’Università di Catania insieme alla Fondazione Edmund Mach: lo annuncia l’ateneo siciliano sottolineando che “la conoscenza dell’esatta posizione e della funzione dei geni (circa 35mila) fornirà ai ricercatori di tutto il mondo utili informazioni per lo studio di caratteri di interesse agronomico”. La ricerca è stata supportata anche dal Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria (CREA-OFA, sede di Acireale) e dalla Hunan Agricultural University (Cina), e i risultati con la decodifica quasi del tutto completa delle due copie di ciascuno dei nove cromosomi che compongono il genoma del limone sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Tree Genetics and Genomes, messi ora a disposizione della comunità scientifica internazionale.
L’Università scrive in una nota che “la conoscenza dei geni alla base dei caratteri di interesse agronomico avrà, inoltre, importanti ricadute sul settore produttivo limonicolo, per accelerare sensibilmente i processi di selezione di varietà di limone naturalmente resistenti a malattie (con particolare interesse all’individuazione di geni di resistenza per la malattia del malsecco), dotate di una elevata rifiorenza (importante per la produzione dei limoni “verdelli“) e ad elevato valore salutistico e nutraceutico”. Sequenziare il genoma del limone, come quello degli altri agrumi (genere Citrus) ha confermato già in passato che il limone deriva dall’incrocio tra cedro e arancio amaro, il quale è figlio di mandarino e pomelo.