E’ stata pubblicata in GU (quella dell’Unione Europea) la domanda di registrazione Igp per quanto riguarda i Limoni dell’Etna. Adesso bisognerà attendere i previsti tre mesi: se non ci saranno contestazioni in merito, i Limoni dell’Etna otterranno l’Indicazione geografica protetta.
Se tutto andrà a buon fine, il prodotto verrà tutelato da imitazioni e falsi. Con il termine di Limone dell’Etna si intendono i limoni che vengono coltivati lungo l’area della fascia costiera etnea: si tratta della zona compresa delimitata a Nord dal fiume Alcantara e dal confine settentrionale di Catania.
Nel testo ufficiale viene sottolineato il legame fra il prodotto e il territorio: si tratta dell’elemento cardine per la sua differenziazione e si basa sulle caratteristiche qualitative dei frutti. La qualità deriva proprio dalla maturazione dei limoni in un ambiente pedoclimatico particolare, con suolo di origine vulcanica e clima mitigato dal mare.
Per quanto riguarda la zona geografica di coltivazione del Limonte dell’Etna, i comuni in provincia di Catania interessati sono:
- Aci Bonaccorsi
- Aci Castello
- Aci Catena
- Aci Sant’Antonio
- Acireale
- Calatabiano
- Castiglione di Sicilia
- Fiumefreddo di Sicilia
- Giarre
- Mascali
- Piedimonte Etneo
- Riposto
- Santa Venerina
- San Giorgio di Catania
- Valverde
- Zafferana Etnea
Visto che la domanda è stata registrata in GU, adesso tutti coloro che vorranno opporsi a tale registrazione avranno a disposizione tre mesi per farlo, partendo dal 18 giugno. Se nessuna mozione verrà sollevata, il Limone dell’Etna diventerà una Igp.