Pare che Lidl abbia intenzione di affrontare il futuro con un look più verde, più attento, più vicino alle tematiche della sostenibilità e alle alternative vegetali: durante la Green Week, la più grande fiera agricola su suolo tedesco, Christof Graf, capo acquirente per il colosso della vendita al dettaglio da 100 miliardi di fatturato, ha infatti dichiarato di volere adottare una strategia aziendale che punti sulla riduzione dell’offerta di prodotti di origine animale a favore di un aumento della gamma di proteine vegetali. Togliere un mattoncino e andarlo a sostituire con un altro, in altre parole – le parole di Graf, riportate anche dalla rivista di settore Lebensmittelzeitung, non lasciano spazio ai dubbi.
Lidl verso un approccio più vegetale: “Non ci sono alternative”
A colpire è soprattutto la caparbietà espressa da Graf, che è stato chiaro nel sottolineare come un passaggio del genere – dalle proteine animali alle alternative e base vegetale, per intenderci – sia fondamentalmente obbligato: “Non ci sono alternative” ha commentato. Come specie umana, sostiene Graf, dobbiamo infatti necessariamente vivere entro i più o meno rigidi confini del pianeta, e un’esistenza di questo tipo può ormai essere ottenuta solamente facendo meno affidamento sui prodotti animali.
“Non c’è altro da fare: non esiste un secondo pianeta” ha proseguito Graf, spiegando che Lidl considera un dovere farsi portabandiera di un cambiamento nell’alimentazione globale. “Abbiamo bisogno di una dieta più consapevole in tutto il mondo per nutrirci entro i nostri limiti planetari” ha concluso Graf.
Da un punto di vista meramente aziendale-economico (e se vogliamo meno virtuoso), Graf ha per di più confessato di intravedere, nell’aggiunta di un’offerta più ampia di prodotti a base vegetale, un potenziale vantaggio competitivo che potrebbe aiutare ad attirare un target di consumatori più giovani verso gli scaffali Lidl.
Insomma, in altre parole pare che la scelta sia stata presa – è solo questione di tempo per vedere quando e come sarà di fatto implementata. Su questo aspetto, tuttavia, Graf ha preferito mantenere un certo riserbo, dichiarato che i dettagli di un passaggio così importante saranno annunciati solamente in seguito a una corposa analisi.
Proteine animali o meno, è bene notare che Lidl sta conducendo affari d’oro specialmente in quel d’Oltremanica: con il tasso di inflazione in forte crescita e il potere d’acquisto dei consumatori sempre più compromesso, in molti si stanno infatti rivolgendo ai discount in cerca di prodotti più economici. Vi segnaliamo, infine, che qualche mese fa il colosso della GDO si trovò ad affrontare le accuse di Equalia, ONG spagnola che portò alla luce dei riflettori le condizioni infernali di un allevamento di polli fornitore della Lidl.